L’APPELLO DI MEDICINA SOLIDALE AL GARANTE NAZIONALE “E’ ORA DI DARE VOCE AI MINORI”
“I bambini sono sempre la parte più debole, indifesa e innocente e troppe volte invece di essere tutelati e sostenuti subiscono gli errori, le superficialità, l’egoismo, l’indifferenza e spesso la violenza diretta degli adulti. Questo documento esprime la chiara volontà di mettersi dalla loro parte per sentirli e farli essere al centro di un’attenzione non <<al lato>> o marginale”.
E’ quanto dichiara Mons. Paolo Lojudice, presidente dell’associazione “Dorean Dote” e Arcivescovo di Siena-Colle Val D’Elsa-Moltalcino in merito al documento pubblicato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza “Il diritto all’ascolto delle persone di minore età in sede giurisdizionale”.
Medicina Solidale insieme all’Ufficio Migrantes di Roma e all’associazione “Dorean Dote” ha dato vita Nasce l’Osservatorio per la tutela e il sostegno dei minori fragili soprattutto migranti. Un progetto che ha preso vita grazie all’esperienza vissuta sul campo dalla tre realtà proponenti soprattutto nelle periferie della Capitale e nei luoghi di maggiore degrado come le occupazioni, i campi rom. Proprio in questi contesti i minori, italiani e stranieri, sono le prime vittime con condizioni di vita pessime, esposti ad abusi di ogni genere spesso nascosti e sconosciuti.
“I bambini – aggiunge Mons. Lojudice – sono al centro degli ordinamenti, delle convenzioni, delle dichiarazioni e lo sono anche in modo particolare e profondo nel pensiero e nell’azione di Gesù nel Vangelo e devono esserlo nella realtà quotidiana soprattutto quando è dura e li sottrae alla stessa infanzia bruciandogli quelle tappe della vita che sono fondamentali per il loro futuro e per la società”
“Il documento – sottolinea Lucia Ercoli, Direttore dell’associazione Medicina Solidale – pubblicato dall’Autorità Garante per l’Infanzia scatta una fotografia chiara e nitida della situazione dei minori in Italia in sede giurisdizionale. Da anni ci battiamo affinché venga data realmente voce ai minori senza l’interferenza di figure aggiunte che decidano per loro. Desidero ringraziare la Garante, la dottoressa Albano, perchè in questo documento ufficiale ha saputo cogliere con grande chiarezza le criticità legate ai minori in ambito giuridico in piena assonanza con quanto cerchiamo di fare capire da quasi un decennio. Un punto di partenza importante per restituire la centralità al minore e per questo sin da ora ci rendiamo disponibili a collaborare per fare in modo che questo tutto questo si tramuti in una normativa omogenea su tutto il territorio nazionale”.