Giovani e Scuola

LA SCUOLA DELL’INFANZIA AL CELIO AL CENTRO DELLA POLEMICA TRA USB E ROMA CAPITALE

L’organizzazione sindacale Usb chiede che “il Comune di Roma ritiri la concessione alla cooperativa Arcobalena che gestisce la scuola per l’infanzia all’interno del parco sulla salita di san Gregorio al Celio” a seguito del recapito “agli insegnanti, che lavoravano lì da anni, di raccomandate di licenziamento imminente”. In una nota Usb spiega: “L’Arcobalena gestisce una scuola dell’infanzia in uno stabile in concessione (ad oggi scaduta) del comune di Roma dentro il Parco sulla salita di san Gregorio al Celio. Una scuola dell’infanzia con rette da 650 euro al mese, nessuna convenzione con il Comune di Roma e pertanto una scuola non accessibile a tutti. Un prezzo in piena contraddizione con la concessione dello stabile che prevede uno sconto dell’80 per cento sul presunto canone di locazione ma che nel contratto prevede l’uso dei locali per scopi sociali rivolti a tutti gli abitanti”. La nota prosegue: “Nei giorni scorsi la coop Arcobalena ha recapitato agli insegnanti, che lavoravano lì da anni, raccomandate di licenziamento imminente. Insegnanti che da anni hanno mandato avanti il progetto educativo della scuola e che, senza alcun preavviso verbale, si ritrovano tra le mani un pugno di mosche a causa (così si legge nella lettera) di una presunta crisi economica e di un cospicuo calo degli iscritti, che probabilmente con una retta più accessibile potrebbero aumentare velocemente”.

Usb conclude: “Come se non bastasse la coop l’Arcobalena ha pensato bene di licenziare i lavoratori a tempo indeterminato e di tenere quelli a tempo determinato, procedura non in linea con le regolamentazioni del lavoro. E’ inconcepibile che il Comune di Roma permetta che una scuola di lusso si trovi all’interno di uno stabile con un affitto calmierato. Usb insieme ai lavoratori e le lavoratrici controllerà che la cooperativa adempia a tutto il dovuto di questi anni di lavoro svolto. Come sindacato chiediamo al Comune di Roma il ritiro immediato della concessione vista la mancanza dello scopo sociale previsto dalla delibera 140/2015 votata dalla giunta capitolina”.

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