Dal Campidoglio

IL PRIMO ASSESSORE DELL’ERA RAGGI: LUCA BERGAMO ALLA CULTURA

Luca-Bergamo


Con un post su Facebook, in perfetto stile M5S, Luca Bergamo dichiara di accettare l’incarico di Assessore alla Cultura per Virginia Raggi, “Grazie a tutti coloro che hanno apprezzato la mia decisione di accettare l’incarico di Assessore alla Crescita Culturale di Roma, sono davvero emozionato.. Roma è un bene mondiale”.

Luca Bergamo, romano, laureato in Scienze Politiche alla Sapienza, manager culturale non nuovo ad incarichi nella Capitale in epoca Veltroni e Rutelli nonchè primo direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani con Giovanna Melandri ministro (1998)

Nel 1999 il suo ingegno creava Enzimi, festival dei nuovi talenti e novità assoluta per Roma e riusciva a recuperare il Mattatoio all’uso pubblico con la Biennale dei Giovani Artisti.

 Trasferitosi a Bruxelles, dal 2012 è segretario di Culture Action Europe, la più estesa e rappresentativa organizzazione non governativa del settore culturale europeo e primo interlocutore del Consiglio Europeo in tema di cultura e industrie creative “mi sono sempre battuto per migliorare la vita di coloro che si prendono cura del mondo, per dare opportunità ai giovani e per diventare tutti eco-cittadini” le sue parole.

Per queste amministrative romane è stato tra i promotori di “Contaci”, iniziativa di “contagio democratico” dedicata ai contenuti della città, sostenendo che “I problemi di Roma non si risolvono senza il contributo attivo dei suoi cittadini al governo del territorio. Ci vuole un sindaco che sia espressione di una genuina iniziativa di cittadinanza e di una seria strategia di sviluppo condivisa, che sia legittimo interlocutore dei cittadini che ogni giorno si rimboccano le maniche: andare oltre gli attuali partiti e le loro leadership verso i cittadini”.

Parole che oggi appaiono profetiche e che danno indicazioni su come il prossimo Assessore alla Cultura si muoverà: lo attende un grande impegno, primo tra tutti quello di creare un proficuo rapporto con il ministro Franceschini, per ridare nuova linfa alla cultura romana, esausta negli uomini e nei mezzi.

Daniela Pieri

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