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IL 21 FEBBRAIO ALLA SCUOLA CAIROLI LA “GIORNATA DELLA LINGUA MADRE”

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“Giovedì 21 febbraio alle 17 presso il Polo multiculturale della scuola Cairoli, gestito dalle cooperative Cotrad e Risvolti, celebreremo la Giornata internazionale della Lingua Madre proclamata dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) nel novembre del 1999”. Così in una nota della presidente del Municipio Roma I, Sabrina Alfonsi, e dell’assessore alle Politiche sociali, Emiliano Monteverde. “Sarà una giornata ricca di eventi legati al cibo, alle arti e ai giochi per bambini – proseguono Alfonsi e Monteverde – in cui andremo alla scoperta oltre che della tarantella pugliese anche delle danze del Bangladesh e dell’Ucraina, della cerimonia del caffè nel corno d’Africa, degli idiomi cinesi e egiziani, Partendo dal ricordo della data del 21 febbraio 1952, quando alcuni studenti furono colpiti e uccisi dalla polizia a Dhâkâ in Bangladesh mentre manifestavano per il riconoscimento della lingua bangla come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan, ci ricorda l’importanza dello sviluppo e della difesa delle tradizioni linguistiche e culturali nel mondo al fine di stimolare la solidarietà, fondata sulla comprensione, la tolleranza e il dialogo. La tutela delle lingue madri è infatti importante anche per perseguire il quarto punto dell’Agenda del 2030 per lo sviluppo sostenibile laddove, soprattutto in alcuni paese e nei primi anni di scuola le lingue madri facilitano l’accesso all’istruzione, promuovendo contestualmente l’equità, per gruppi di persone che parlano lingue minori e indigene, in particolare ragazze e donne, elevando la qualità dell’istruzione e i risultati di apprendimento”. “Il linguaggio – aggiunge Anna Marin, della cooperativa Risvolti, responsabile del progetto – è essenziale per la comunicazione di ogni tipo; è proprio la comunicazione a rendere il cambiamento e lo sviluppo possibili nella società umana. Oggi usare una lingua prima non ostacola i successivi apprendimenti e anzi può aprire una porta, invece che chiuderla, in diversi segmenti della società e in molte parti del mondo”. “Diceva Nelson Mandela – concludono Alfonsi e Monteverde – che parlare a qualcuno in una lingua che comprende consente di raggiungere il suo cervello, parlargli nella sua lingua madre significa raggiungere il suo cuore. La lingua madre è la lingua del cuore, delle emozioni e degli affetti. Difenderla e valorizzarla significa difende e valorizzare le persone”.

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