Giovani e Scuola

GLI STUDENTI ROMANI AL “MAXI” ORALE DI MATURITÀ

Cambiano le modalità dell’esame di maturità rispetto a quelle canoniche, ma la tensione e l’emozione di studenti e genitori sono sempre le stesse. Sono iniziati oggi gli esami di Stato, un maxi colloquio orale, nessuna prova scritta. Dopo oltre un anno di pandemia causata dal Covid-19 i ragazzi sembrano quasi essersi abituati a questa nuova normalità, ma l’emozione e l’ansia generata dall’attesa non mancano, anzi.

“Sono molto emozionata, non mi aspettavo di capitare il primo giorno, ce l’hanno detto l’altro ieri che avremmo avuto l’esame oggi, però va bene così – ha spiegato Chiara, studentessa del Liceo Classico Ennio Quirino Visconti in piazza del Collegio romano -. Non pensavo che la situazione fosse diversa, immaginavo che sarebbe stata molto simile a quella dello scorso anno, abbiamo sempre fatto alternanza tra dad e presenza, era ovvio che l’esame sarebbe stato così”. Chiara è vaccinata e come programma per l’estate, finito l’esame, ha quello di andare al mare “in barca, vado in Grecia”.

Cristina, anche lei vaccinata, si è detta abbastanza emozionata “ma anche contenta di concludere questo percorso. È stato complicato capire le modalità per l’esame nonostante siano molto simili a quelle dell’anno scorso. Le notizie erano poche, i professori non sapevano molto, quindi è stato difficile capire come fare l’esame. Un pochino mi è dispiaciuto non fare l’esame classico, ma capisco la situazione e capisco che si debba fare un esame diverso”.

Attivate tutte le norme anti Covid al liceo Visconti, con la convocazione dei candidati a scaglioni. Per evitare ogni possibilità di assembramento, candidati ed eventuali accompagnatori hanno avuto disposizione di presentarsi in istituto 15 minuti prima dell’inizio della prova e attendere di essere convocati all’esterno fino ai 5 minuti prima dell’orario di convocazione.

Molta emozione anche davanti al Liceo scientifico J. F. Kennedy, in via Nicola Fabrizi a Roma. Alcuni ragazzi sono stati accompagnati dai genitori, più emozionati dei figli, altri invece da gruppi di amici con esame programmato per i prossimi giorni. Alcuni raccontano di una “notte prima degli esami insonne”, altri sembrano apparentemente più tranquilli. L’istituto Kennedy ha predisposto dei gazebo esterni per i candidati e la commissione, e l’ingresso alla struttura separato dall’uscita, in modo da non creare assembramenti tra i ragazzi in attesa di entrare e quelli in uscita che si fermano qualche istante a smaltire la tensione.

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