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FROSINONE, NELLE SCUOLE LA SETTIMANA DIVENTA “CORTA” PER RIDURRE LE EMISSIONI INQUINANTI

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Proseguono le iniziative del comune di Frosinone volte all’introduzione della cosiddetta “settimana corta” all’interno della programmazione scolastica 2019/2020, allo scopo ridurre l’impatto delle emissioni inquinanti in atmosfera.

Si è tenuta ieri la riunione indetta dal sindaco, Nicola Ottaviani, alla presenza dei dirigenti scolastici, dei direttori e dei rappresentanti delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale. L’amministrazione Ottaviani, infatti, nel quadro degli interventi e dei provvedimenti in materia di tutela della salute pubblica, intende sperimentare, già dal prossimo settembre 2019, eventuali benefici sui livelli di PM10, connessi ad una maggiore areazione atmosferica per 48 ore consecutive, grazie alla disattivazione degli impianti termici e alla attenuazione della circolazione stradale per il sabato e la domenica.

Il sindaco Ottaviani, dopo aver fatto il punto della situazione relativamente alla qualità dell’aria nel Comune capoluogo, dove sono state installate ulteriori colonnine per il monitoraggio della stessa, ha proposto ai rappresentanti delle scuole di adottare piccoli accorgimenti contro l’inquinamento, tra i quali lo spegnimento degli impianti di riscaldamento nelle giornate più calde.

Del resto, proprio le caldaie e gli impianti termici, sia civili che industriali, sono ritenuti i principali responsabili delle emissioni in atmosfera delle polveri sottili: stando al recente studio dell’Ispra, la voce più “pesante” dell’inquinamento da PM 2,5 è costituita proprio dal riscaldamento, che incide per oltre il 40% delle emissioni. Per questo, tra le altre cose, l’amministrazione Ottaviani ha attivato anche quest’anno il servizio di verifica e controllo degli impianti termici sul territorio comunale nell’ambito del progetto “Calore pulito”, che rientra tra gli interventi di risanamento della qualità dell’aria di cui l’amministrazione è promotrice: sono 650 i controlli già programmati.

Il sindaco ha quindi ribadito ai presenti la necessità di organizzare le lezioni secondo lo schema della settimana corta a partire dal prossimo anno scolastico, in un’ottica sperimentale della durata di un anno al fine di apprezzarne e valutarne i risultati. Nel caso del Conservatorio di musica “Refice”, per ragioni didattiche aperto anche per l’intera giornata di sabato, è stata richiesta la pianificazione delle attività su 5 giorni settimanali nei mesi da novembre a marzo, durante i quali la concentrazione delle polveri sottili risulta più alta.

Bisogna considerare, del resto, che ogni giorno, a fronte di circa 50.000 residenti, entrano in città altre 100.000 persone circa, con il relativo carico emissivo (che va unito a quello derivante dalle combustioni degli impianti di riscaldamento) che comporta un notevole innalzamento dei livelli del PM10, sicuramente dannoso per la salute dei cittadini e delle famiglie.

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