EUROSTAT, NEL 2020 È SCESA L’ASPETTATIVA DI VITA IN TUTTA LA UE
L’aspettativa di vita è diminuita nel 2020 in tutta l’Unione europea. A dirlo è Eurostat, l’Ufficio di statistica dell’Ue. Sebbene la speranza di vita alla nascita sia aumentata negli ultimi dieci anni nell’Ue e in base alle statistiche ufficiali l’aspettativa di vita sia cresciuta, in media, di oltre due anni per decennio dagli anni ’60, gli ultimi dati disponibili suggeriscono che l’aspettativa di vita è rimasta stagnante o addirittura è diminuita negli ultimi anni in diversi Stati membri dell’Ue.
Inoltre, a seguito dello scoppio della pandemia di Covid 19 lo scorso anno, l’aspettativa di vita alla nascita è diminuita nella stragrande maggioranza degli Stati membri dell’Ue. Le maggiori diminuzioni sono state registrate in Spagna (-1,6 anni rispetto al 2019) e Bulgaria (-1,5), seguite da Lituania, Polonia e Romania (tutte -1,4). A seguire il Belgio e l’Italia, entrambi a -1,2 anni rispetto al 2019, e Repubblica Ceca e Slovenia (entrambi -1 anno). Al polo opposto della scala si trovano Cipro e Lettonia, che non hanno rilevato variazioni, e addirittura in positivo, Danimarca e Finlandia (+0,1). Estendendo il campo al di fuori dell’Ue, si trova la Norvegia con il tasso migliore, +0,3 anni.
Eurostat ha comunque ricordato che l’aspettativa di vita alla nascita è il numero medio di anni che un neonato vivrebbe se sottoposto per tutta la vita alle attuali condizioni di mortalità, cioè i tassi di mortalità osservati per il periodo corrente. Inoltre, va tenuto presente che l’aspettativa di vita è un indicatore della durata media della vita in una popolazione soggetta ai tassi di mortalità del periodo di tempo selezionato. Ciò significa che i valori stimati per le aspettative di vita nell’anno 2020 si applicherebbero se le condizioni di mortalità osservate nel 2020, inclusa la pandemia, durassero per tutti gli anni successivi fino all’estinzione della coorte nata nel 2020.