DURO ATTACCO DELLA LOMBARDI A ZINGARETTI
“Ieri il Fatto Quotidiano ha riportato un esposto del sindacato Direr-Usb alla Corte dei Conti sull’ ‘esercito dei comandati’ di Nicola Zingaretti. Quasi 13 milioni di euro spesi in due anni per stipendiare amici e amichetti: più di 100 persone, politici con o senza poltrona, militanti, avvocati di fiducia. La Regione a guida Pd gli paga lo stipendio con dei sostanziosi extra e con un solo obiettivo: rafforzare il sistema di potere intorno al governatore uscente. E tutto questo alle spalle di noi cittadini, alle spalle di medici e infermieri che aspettano di essere assunti, di pazienti che attendono anche un anno per un esame diagnostico. Per 5 anni Zingaretti ha detto che i soldi non c’erano, che si è fatto il possibile, ha tagliato ovunque, senza alcuna pietà, e intanto si creava un esercito di soldati usando fondi pubblici. Per i suoi interessi, come vedete, non ci ha messo molto a trovare 13 milioni di euro. E’ il solito giochino dei funzionari Pd, i quali ti dicono che per il reddito di cittadinanza non ci sono le coperture ma poi trovano 20 miliardi per le banche”, questo attacco è stato postato su Facebook dal candidato m5s alla presidenza della Regione Lazio, Roberta Lombardi.
“Il centrodestra ha scelto di non avere un candidato nel Lazio ed è condannato alla sconfitta (i più maliziosi dicono persino che aver scelto uno che ha già perso correndo a sindaco di Milano sia stato un favore al Pd, in vista di un accordo nazionale, come dargli torto…), quindi mi sembra piuttosto evidente quello che abbiamo di fronte: un ballottaggio, vero e proprio, tra il MoVimento 5 Stelle e il Pd, tra la sottoscritta e Nicola Zingaretti – si legge nel post – Tra chi come noi ha delle idee, un programma chiaro e corre con un’unica lista e chi invece non avendo un’idea che è una per governare la realtà ha bisogno di inventarsi questa bufala del ‘pericolo fascista’. Un ballottaggio: tra noi, cittadini, con le nostre qualifiche e professionalità, e loro, i falsi compagni falce e cashmere che da 20 anni brindano alle nostre spalle! Il 4 marzo è un bivio per la nostra Regione e il MoVimento è l’unica forza in grado di mandare davvero a casa queste persone. #Diritti #LaNostraRegioneDiVita”.