DOPO 3 ANNI TORNA LA FORMAZIONE PER GLI AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO
“Affiancare e tutelare le persone non autosufficienti nelle attività della vita quotidiana e negli atti di ordinaria amministrazione in collaborazione con i servizi sociosanitari. E’ la funzione assolta dagli amministratori di sostegno volontari che, fino al 19 dicembre, potranno presentare domanda di partecipazione al VII corso di formazione attivato ad hoc. L’iniziativa viene promossa dopo tre anni di assenza. Sono già più di 60 le domande pervenute”. Lo si legge in una nota del Campidoglio.
“Per accedere al corso è necessario: aver svolto almeno 1 anno di volontariato (certificato) presso un’associazione di riferimento; aver maturato esperienze di volontariato individuali e personali non riconducibili a specifiche forme di associazionismo, che saranno valutate da un’apposita commissione.
Il corso, attuato e coordinato dal Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute, fornirà ai partecipanti le conoscenze giuridiche e tecniche di base e inizierà giovedì 11 gennaio 2018.
L’amministratore di sostegno può essere designato dallo stesso interessato, in previsione della propria eventuale futura incapacità, tramite un atto pubblico o scrittura privata autenticata. In assenza di documentazione, il giudice tutelare può designare, con decreto motivato, un amministratore di sostegno diverso con preferenza per il coniuge che non sia separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella. Il giudice tutelare può, tuttavia, chiamare all’incarico di amministratore di sostegno anche altra persona idonea”.
“Proseguono le nostre azioni a sostegno delle persone fragili. La formazione è il perno su cui organizzare un sistema di qualità. Per questo colmiamo un vuoto di tre anni nell’ottica di una sempre più avanzata integrazione sociosanitaria e della possibilità di garantire efficacemente la continuità assistenziale. Gli amministratori di sostegno si collocano in una posizione nodale all’interno dei servizi territoriali: è quindi necessario che accedano figure in possesso delle adeguate conoscenze, a livello giuridico e sociale”, sottolinea nella nota l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.