DOMANI INIZIA IL CONCLAVE CHE ELEGGERÀ IL NUOVO PAPA

Domani, mercoledì 7 maggio, avrà inizio il conclave, la riunione del collegio di cardinali incaricati di eleggere il nuovo papa.
L’attesa assemblea si terrà, come sempre, a porte chiuse all’interno della Cappella Sistina ormai pronta per accogliere il lungo cerimoniale fatto di precisi passaggi e rituali. Famose sono le pellicole cinematografiche nel quale viene ricostruito l’importante rito: dal celebre “Angeli e Demoni” di Ron Howard del 2009, al più recente “Conclave” di Edward Berger.
Soprattutto quest’ultimo mostra con accuratezza alcuni dei passaggi fondamentali che precedono la riunione dei cardinali e vengono svolte dal camerlengo (la figura che assumere la guida della Chiesa nella fase di “sede vacante”). Tra queste ci sono, per esempio, la distruzione dell’Anello del Pescatore e del Sigillo di Piombo, con i quali il papa appone il proprio sigillo ai documenti, nonché la chiusura delle stanze papali.
A partecipare al conclave non sarà tutto il collegio cardinalizio, ma solo coloro che, di esso, hanno meno di 80 anni. Domani saranno 133 i cardinali che si appresteranno a scegliere il nuovo pontefice, di prassi sempre eletto tra i cardinali nonostante nulla vieti di nominare chiunque purché uomo, battezzato e celibe.
Per garantire il totale silenzio sulle votazioni che si succederanno, la Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico da diversi giorni per essere “bonificata”. Queste precauzioni sono necessarie per evitare fughe di notizie e, soprattutto, condizionamenti dall’esterno. Per questo motivo, non basta il giuramento di riservatezza dei cardinali votanti, ma come di consueto, sono state anche applicate precauzioni tecniche che impediscono ai partecipanti stessi di ricevere notizie dall’esterno.
A presiedere il conclave quest’anno sarà il segretario di Stato Pietro Parolin, per scelta dello stesso papa Francesco. Dopo la celebre frase «extra omnes» (“fuori tutti”), pronunciata dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, nella sala rimarranno solo i votanti che, con voto segreto, esprimeranno la loro scelta. Per procedere all’elezione, in particolare, servono i due terzi dei voti dei presenti.
Se il quorum non viene raggiunto, si passa alla votazione successiva, per un numero complessivo di quattro votazioni al giorno. La famosa fumata bianca o nera non è altro che l’effetto della combustione di tutte le schede mischiate con apposito colorante per comunicare l’esito a tutti coloro che dall’esterno cercano di seguire l’evento.
Quando il prossimo papa verrà eletto, dopo un breve cerimonia con i cardinali, si affaccerà alla grande finestra sulla Basilica di San Pietro, dalla quale verrà annunciato con l’ormai famosissima frase “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus papam!”.
Allegra Flamini