DALLA REGIONE LAZIO LE LINEE GUIDA PER I CENTRI ANZIANI
La giunta della Regione Lazio ha approvato le “linee guida regionali per i centri anziani del Lazio”, che introducono importanti novità rispetto al passato. Secondo quanto rende noto la Regione Lazio, “da questo momento gli utenti del centro anziani saranno non solo fruitori del servizio, che continua a restare pubblico, ma saranno soci a tutti gli effetti, responsabili e parti attive nella programmazione delle attività e nella scelta degli interventi, in stretto collegamento con il servizio sociale del Comune e in integrazione con i servizi territoriali. Con la nuova regolamentazione viene inoltre istituito per la prima volta il coordinamento regionale dei centri anziani che favorisce la partecipazione dei centri al sistema integrato dei servizi sociali regionali, promuove iniziative comuni volte all’inclusione e monitora l’attuazione delle linee guida sul territorio. Del coordinamento, per assicurare una gestione il più possibile partecipata, fanno parte anche l’assessore regionale alle Politiche sociali, la direzione per l’Inclusione sociale e le rappresentanze di Anci e Forum del Terzo settore”. Assieme alle linee guida, sono stati approvati anche lo “schema di convenzione per la gestione del centro anziani tra il Comune (o Municipio di Roma Capitale) e l’associazione di promozione sociale” che definisce i rapporti tra centro anziani ed ente pubblico e lo “Schema di Statuto dell’associazione di promozione sociale affidataria della gestione del centro anziani” che descrive nel dettaglio le attività dei centri.
“Con l’approvazione delle Linee guida e degli Schemi organizzativi – dichiara l’assessore alle Politiche sociali, welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli – diamo una svolta all’organizzazione dei centri per rafforzare il ruolo e la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità, contrastando ogni forma di isolamento ed esclusione sociale. In questo senso abbiamo voluto provvedere, dopo un confronto serrato attraverso un tavolo di lavoro istituito ad hoc, all’elaborazione di linee guida regionali che consentiranno di rendere omogenee la quantità e la qualità dei servizi offerti dai centri su tutto il territorio regionale”. “Un’ulteriore novità – continua la nota della Regione Lazio – è nell’avere aperto la partecipazione alle attività dei Centri anziani anche alle persone fragili. Pertanto, non più solo agli over 60 autosufficienti, ma anche a tutti coloro che si trovano in condizioni difficili o che non siano del tutto autosufficienti e con un’età inferiore, purché non al di sotto dei 50 anni e purché sia rispettata la quota dell’80 per cento di iscritti con più di sessant’anni. Questa novità è stata introdotta con il preciso scopo di favorire la massima socializzazione della popolazione anziana”. “L’impegno della Giunta Zingaretti – conclude l’assessore Troncarelli – prosegue nell’ottica dell’inclusione e della partecipazione. Con questo provvedimento mettiamo in atto quanto già previsto nel Piano Sociale Regionale che punta proprio all’implementazione e al miglioramento di tutti quei servizi ed interventi che creano nuove opportunità alle persone più vulnerabili, potenziando la loro dimensione relazionale e comunitaria”.