DALLA REGIONE LAZIO LE INDICAZIONI PER LE USCITE DEI RAGAZZI CON DISABILITÀ GRAVI
Per i bambini con disturbi dello spettro autistico, grave disabilità intellettiva, o problematiche psichiatriche e comportamentali a elevata necessità di supporto, uscire di casa può rappresentare un’esigenza vitale molto più di quello che può essere per altre persone.
L’assessore alle Politiche sociali di Roma, Veronica Mammì, ha quindi chiesto alla Regione Lazio delle rassicurazioni riguardo agli spostamenti di queste persone. In un post su Facebook l’assessore pubblica la risposta ricevuta dalla Regione Lazio e spiega le modalità con cui queste famiglie possono uscire con i propri bambini e ragazzi.
“Si ritiene necessario e quanto mai auspicabile, in tale fase emergenziale – si legge nella lettera della Regione Lazio -, consentire per i quadri clinici che lo richiedono, eventuali uscite dall’ambiente domestico come indispensabile azione di prevenzione e gestione delle crisi comportamentali connesse alle relative condizioni psicopatologiche. Resta inteso che le uscite avverranno solo se strettamente necessario, restando nei dintorni di casa, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus. L’esigenza di uscire deve essere autocertificata. L’accompagnatore avrà cura di portare con sé il modulo predisposto dal ministero dell’Interno, indicando quale sia la ragione di necessità dello spostamento, a piedi o con mezzo privato. Oltre all’autocertificazione è consigliabile che l’accompagnatore sia munito di altra documentazione, come il certificato attestante la condizione di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l’assistito”. Le indicazioni sono state inoltrate anche alla Questura, alla Polizia locale di Roma Capitale e a tutti i municipi.