CON RACE FOR THE CURE IN 72 MILA CONTRO IL CANCRO AL SENO
Complice una splendida giornata, in 72mila hanno partecipato alla corsa Race for the cure, la manifestazione giunta alla XIX edizione per la lotta al tumore al seno che è partita stamattina dal Circo Massimo e che si è snodata per 5 chilometri. Un successo, quello della Race for the cure, che cresce ogni anno, tanto che negli ultimi quattro anni le iscritte alla gara romana hanno superato quelle di tutte gli eventi in Usa, dove Race for the cure è nata.
“La prevenzione è fondamentale per ridurre la pericolosità del tumore al seno – ha detto Riccardo Masetti, presidente dell’associazione Susan G. Komen Italia che organizza Race for the cure e direttore del centro integrato di Senologia del Gemelli – Le donne dai 40 anni in su dovrebbero sottoporsi a una mammografia una volta l’anno. Oggi le possibilità di guarigione arrivano fino al 95%”.
“Eravamo 70mila stamani al Circo Massimo per #Raceforthecure, una lunga corsa per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo”, ha scritto su twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Al nastro di avvio è stata simbolicamente collocata ed esposta al pubblico la coppa del mondo di pallavolo. Prima dello start, il campione Andrea Lucchetta ha fatto un giro d’onore lungo il percorso con i bambini della Federazione Italiana di Pallavolo, portando con sé la coppa. A dare il via ufficiale all’appuntamento sportivo, il Prof. Riccardo Masetti, Presidente della Susan G. Italia e Direttore del Centro Integrato di Senologia del Gemelli, il sindaco di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il presidente del CONI Giovanni Malagò, Aurelio de Laurentiis, presidente del Napoli e titolare di Filmauro, Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi, testimonial di Susan G. Komen Italia, il Prof. Rocco Bellantone Direttore Governo Clinico della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e il Prof. Giovanni Scambia, Direttore del Polo della Salute della Donna della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e altre personalità del mondo del giornalismo, della televisione, dello sport e della cultura.
“E’ importante la consapevolezza della prevenzione – ha affermato il presidente Zingaretti – in questi anni nella Regione Lazio gli screening oncologici sono aumentati considerevolmente, sia quelli del seno sia quelli del colon retto”.
“La manifestazione continua ad avere successo e non mostra segni di stanchezza – commenta il Prof. Riccardo Masetti – prima di tutto perché la lotta contro i tumori del seno è un tema che entra in tutte le case. Abbiamo avuto tante istituzioni al nostro fianco: il Presidente del Senato e il Ministro della Salute hanno inaugurato l’apertura del villaggio della Race al Circo Massimo. Il Presidente della Camera Roberto Fico ha manifestato la sua vicinanza. Per un progetto di volontariato sentire la vicinanza delle autorità è un segnale incoraggiante. Il successo della manifestazione è dovuto anche alla grinta e alla passione di moltissime persone, ad iniziare dalle madrine Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi. La Race for the Cure è sostenuta dall’Arma dei Carabinieri, dall’Esercito Italiano e, da quest’anno, anche dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.
“La Race for the Cure – ha aggiunto Masetti – non parla solo di prevenzione, ma la regala a quelle donne che per difficoltà economiche o di altra natura non potrebbero farla. Nel villaggio della salute, ad esempio, con le unità mobili della Carovana della Prevenzione sono stati offerti screening gratuiti. In 19 anni abbiamo impiegato più di 15 milioni di euro per generare oltre 800 nuovi progetti e abbiamo voluto condividere questa fortuna anche con tante altre associazioni che ogni giorno lavorano in Italia per la salute delle donne. Diamo appuntamento dal 25 al 27 maggio alla Race for the Cure di Bari, alla quale seguiranno Bologna e Brescia. L’obiettivo del 2019 è quello di realizzare una Race for the Cure in ogni regione, già confermata la maratona nella Città di Matera che sarà Capitale della Cultura”.
La maratona si è conclusa con un momento significativo: 5500 donne in rosa hanno lasciato volare nel cielo di Roma i palloncini rosa, sostegno simbolico per tutte le donne che lottano contro i tumori del seno e per ricordare quelle che purtroppo non sono riuscite a sconfiggerlo.