COAS MEDICI: “IN ITALIA +18% DI ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO PER INFLUENZA, SITUAZIONE CRITICA E POCO PERSONALE”
“Dai dati in nostro possesso, nei due ultimi fine settimana gli accessi nei Pronto Soccorso italiani hanno avuto una impennata del 18% e un 1/5 degli interi accessi sono stati per sintomi influenzali. Nella maggior parte dei casi non è stato necessario il ricovero ma hanno comportato notevoli disagi per i pazienti ed è stato messo in crisi l’intero sistema dell’emergenza/urgenza”.
Questo è quanto dichiara Alessandro Garau, segretario del CoAS Medici Dirigenti.
“Strettamente collegato a questa problematica – prosegue Garau – è la carenza di personale medico e infermieristico, determinata da circa dieci anni di blocco delle assunzioni e le tante problematiche dovute all’uso sistematico di precari. I tagli dovuti alla crisi economica creano ancora ripercussioni sul Servizio Sanitario Nazionale, a cui vengono di fatto imposti sacrifici e restrizioni che non permettono di mantenere gli standard qualitativi precedenti o, ancor più difficile, di procedere a quegli adattamenti indispensabili per le nuove necessità della popolazione”
“E’ bastato quindi un picco influenzale – afferma Garau – per evidenziare tutte le carenze del sistema di soccorso e urgenza. Pronto Soccorso bloccati da decine di pazienti scomodamente in attesa di una visita per ore e ambulanze non in grado di tornare attive sul territorio. Situazioni analoghe sono state segnalate non solo in diversi ospedali della Capitale ma anche in tutte le città grandi e piccole; questo fatto conferma la discrepanza tra risorse messe in campo per l’urgenza, l’insufficienza della medicina territoriale e l’inadeguatezza della programmazione che ha reso quasi ingestibile la situazione”
“I Medici e le loro Associazioni – conclude Garau – chiedono da anni di affrontare, con il supporto dei numeri, queste problematiche che si ripetono periodicamente negli ospedali italiani; ma i tagli alla Sanità previsti anche nel prossimo Atto di Indirizzo non fanno presagire che la soluzione possa essere vicina”.