CAMPIDOGLIO, RAGGI DEPOSITA CORONA A PIAZZA DEI CADUTI
“Oggi siamo qui per ricordare una delle pagine più buie della nostra storia, la cui memoria non ha mai lasciato il cuore dei romani”, così ha deciso di aprire il proprio discorso Virginia Raggi, sindaco di Roma, durante la ricorrenza per il 73° anniversario del bombardamento di San Lorenzo, al parco di piazza dei Caduti del 19 luglio 1943. Con lei erano presenti anche l’assessore regionale alla Cultura Lidia Ravera, la presidente del Municipio II Francesca Del Bello che hanno a loro volta preso la parola per commemorare le vittime di questa strage.
“Il 19 luglio ’43 è stato colpito duramente un intero quartiere, straziato da una scia di morte e distruzione – continua la Raggi – Solo a San Lorenzo 1.600 persone, 3.000 se consideriamo anche gli altri quartieri. Una strage”. Il valore storico di tutto questo è fondamentale e dunque, secondo la sindaco, ciò che va tramandato sono “le testimonianze, ai nostri figli e a chi non c’era, e i valori di pace, libertà e rispetto dei diritti che ritroviamo nell’articolo 11 della nostra bellissima Costituzione, che dice che l’Italia ripudia la guerra. Oggi come ieri è un dovere morale promuovere questi principi e in un momento storico come questo per tutti noi c’è l’arduo compito di ricreare quel senso di comunità, un po’ perso, indispensabile per il futuro dei nostri figli”.
Ha deciso quindi di concludere parlando di “San Lorenzo”, di un “quartiere risorto dalle ferite della Seconda guerra mondiale e che vuole tornare a splendere. E questo è il nostro impegno”. Al termine dell’intervento di Raggi, alcuni rappresentanti hanno protestato al megafono, non citando il sindaco, “contro le operazioni di sgombero di stamattina nel parco autogestito dei Galli”. Mentre alcuni residenti hanno parlato di “degrado del quartiere” e chiesto “più pulizia”.
