ARRIVANO A SCUOLA “TECNOLOGIE SPAZIALI” PER FAVORIRE L’INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE
Una sinergia tra ministero dell’Istruzione e Agenzia spaziale europea (Esa) per utilizzare tecnologie spaziali e satellitari a favore dell’innovazione e digitalizzazione nella scuola, per sostenere l’inclusione, l’integrazione e il dialogo tra culture. Con questo obiettivo, ministero ed Esa hanno lanciato l’iniziativa congiunta “Space-based innovation and digitalization for the school of tomorrow”: un progetto per invitare le aziende europee del settore a proporre idee per lo sviluppo di servizi basati sull’innovazione digitale integrata con le tecnologie spaziali e satellitari. L’iniziativa, si legge in una nota, rientra nell’attuazione del memorandum d’intenti tra ministero ed Esa e della relativa strategia, presentati in una giornata evento dedicata il 31 maggio scorso.
Nello specifico, il memorandum è teso a promuovere l’innovazione nell’istruzione e sperimentare nuove soluzioni per sviluppare gli strumenti di apprendimento tradizionali; sostenere tecnologicamente le scuole che hanno dovuto fare ricorso alla didattica a distanza a causa dell’emergenza epidemiologica; sperimentare nuovi ambienti didattici e processi di apprendimento condivisi con le comunità educanti, per aumentare le opportunità di crescita e favorire l’inclusione sociale; condividere e patrimonializzare le esperienze acquisite tramite le attività intraprese in attuazione del memorandum. L’iniziativa si articola in tre bandi (il primo previsto per il 30 giugno) nei quali verrà chiesto agli operatori economici di proporre progetti per applicare le tecnologie spaziali e satellitari a tre settori: Sport for everyone, Social inclusion e Digital learning.
Per tutti e tre i bandi, per realizzare le finalità descritte nel memorandum e anche attraverso la partnership tra Esa e l’Agenzia spaziale italiana (Asi), saranno lanciati annunci per imprese piccole e medio-grandi o startup di volta in volta interessate, che potranno proporre sperimentazioni, utilizzando risorse spaziali integrate con altre tecnologie e sulla base degli obiettivi da raggiungere individuati congiuntamente dall’Esa e dal ministero. L’Esa sosterrà fino al 50 per cento del costo, fino a un massimo di un milione di euro: nella misura in cui le attività saranno svolte dalle università e/o dagli istituti di ricerca privi di interesse commerciale per il prodotto o il servizio proposto, o da micro, piccole e medie imprese, dette attività saranno finanziate dall’Esa fino all’80 per cento, a seconda del livello di finanziamento autorizzato dalla delegazione o dalle delegazioni nazionali interessate.
(Foto: Greg Rakozy / Unsplash)