Religioni

APERTA LA PORTA SANTA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO

La testa lievemente china, lo sguardo basso e concentrato, le braccia tese a spingere l’imponente porta in bronzo. Così, questa mattina, il cardinale vicario di Roma, Baldassare Reina ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, dando ufficialmente inizio all’Anno Santo nelle diocesi del mondo.

Non è un caso che, tradizionalmente, sia l’apertura di questa basilica a dare inizio al Giubileo. San Giovanni in Laterano viene infatti definita “Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo”, in quanto cattedrale di Roma e sede del Papa come vescovo di Roma. Originariamente, era l’unica ad essere aperta per il passaggio simbolico dei pellegrini giunti nella capitale per l’Anno Santo, con il tempo poi, per accogliere, i numerosi fedeli si è deciso di fare lo stesso con altre importanti chiese romane.

L’apertura della Porta Santa della Basilica lateranense, infatti, ha seguito quella delle Basilica di San Pietro e, ancora, quella della Casa circondariale di Rebibbia, entrambe presiedute da papa Francesco. Non sarà neanche l’ultima, perché il primo dell’anno, alle 17, è prevista la stessa cerimonia a Santa Maria Maggiore, questa volta da parte del cardinale arciprete Stanislaw Rylko. Mentre il 5 gennaio, alle ore 10, il cardinale arciprete James Harvey aprirà la porta di San Paolo fuori le Mura.

A seguito dell’entrata nella Basilica, questa mattina, il cardinale Reina ha celebrato la Santa Messa di fronte alla grande folla di fedeli, circa duemila, riunitisi per l’evento. Molte persone hanno addirittura dovuto attendere fuori perché impossibilitate ad entrare. Diversi sono stati i rappresentati religiosi presenti alla celebrazione: i vescovi ausiliari, il cardinale Enrico Feroci, l’arcivescovo Rino Fisichella, delegato del Papa per l’organizzazione del Giubileo. Così come non sono mancate le istituzioni della capitale, primo fra tutti il sindaco Gualtieri.

“In questo mondo lacerato da guerre, discordie, disuguaglianze, tendiamo le braccia a tutti, facciamo in modo che attraverso le nostre braccia spalancate arrivi un riflesso dell’amore di Dio.” Con queste parole il cardinale Reina ha aperto l’omelia, nel quale si è soffermato sull’importanza dell’accoglienza. Ha quindi concluso “Ogni porta chiusa diventi una porta aperta e ogni cuore lontano trovi la via del ritorno nella casa del Padre.”

Le Porte Sante aperte in questi giorni rimarranno pronte ad accogliere i fedeli fino alla fine del 27° Giubileo dedicato ai “Pellegrini di speranza”, che proseguirà fino all’Epifania del 2026.

Allegra Flamini

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