Giovani e Scuola

A PONTE GALERIA MANCANO LE SCUOLE, GLI STUDENTI EMIGRANO PER 15 KM

 

Nel municipio XI i residenti di Ponte Galeria lamentano da anni la mancanza di strutture scolastiche in grado di poter rispondere alla continua crescita demografica di quel quadrante della città “ma nessuno li ascolta”. Lo affermano in una nota gli esponenti della Lega, Maurizio Politi, capogruppo in Assemblea capitolina, Davide Bordoni, consigliere capitolino, Daniele Catalano ex consigliere al municipio XI. “Sembra incredibile, ma ci sono bambini nella Capitale che per poter andare a scuola devono percorrere 15 chilometri – aggiungono -. Questa mattina in commissione congiunta Scuola e Lavori pubblici, i rappresentanti delle scuole del quadrante e i genitori hanno descritto una situazione gravissima. Nel plesso Ponte Galeria dell’istituto comprensivo Fratelli Cervi ogni stanza disponibile è stata adibita ad aula, ci sono classi con 25 alunni di cui 2 disabili, accessi difficoltosi per gli alunni con difficoltà motorie e ovviamente lunghe liste di attesa per gli iscritti ai futuri anni scolastici”.

“Il municipio – continuano gli esponenti della Lega – malgrado le continue segnalazioni non è di fatto intervenuto con alcun intervento risolutivo definitivo o temporaneo, la commissione Scuola ha inoltre dichiarato di non essere a conoscenza della situazione malgrado i cittadini sollevino il problema da anni. Il plesso identificato come possibile aiuto per i tanti bambini rimasti fuori dalle liste si trova in via Mazzacurati a ben 15 chilometri di distanza da Ponte Galeria e comunque non è ancora agibile a causa delle lungaggini burocratiche che ne stanno ritardando l’apertura, almeno per il primo stralcio”. In sintesi in quel quadrante, “secondo l’amministrazione Raggi – i bambini di non hanno diritto alla scuola – commentano -, e quelli che sono rientrati nelle iscrizioni non possono avere una istruzione di qualità, poiché i laboratori sono stati soppressi per far posto ad aule provvisorie e attrezzate alla meglio. Il corpo docente e i rappresentanti d’istituto stanno facendo del loro meglio per trovare soluzioni efficaci, ma hanno bisogno che l’amministrazione li ascolti e si muova in fretta”.

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