A FIUMICINO LE MAREGGIATE HANNO RIEMPITO LE SPIAGGE DI RIFIUTI
Le ripetute mareggiate degli ultimi giorni hanno lasciato il segno sulla costa di Fiumicino: accanto all’erosione accentuata a Focene e Fregene, un tappeto di rifiuti, trasportati dal Tevere, si e’ ammassato nella zona del vecchio Faro. Le onde hanno gettato lungo le scogliere di tutto, creando una maxi discarica a cielo aperto, estesa per decine di metri: tonnellate tra alberi, bottiglie, gomme d’auto, plastica, carcasse di animali, persino degli elettrodomestici.
Ad essere coinvolti le aree tra le dighe frangiflutti ed il piazzale a ridosso del vecchio faro ma anche quelle del porticciolo da rimessaggio, che ospita decine di piccole imbarcazioni. Sul “banco degli imputati” anche la diga, sprofondata, del porto turistico della Concordia, da anni ormai abbandonato per le note vicende giudiziarie: le onde sempre piu’ spesso scavalcano la barriera, allagando la zona.
“La situazione e’ sotto l’occhio di tutti – commenta l’assessore all’Ambiente, Roberto Cini – e si ripete ciclicamente: Fiumicino non puo’ essere la pattumiera del Tevere con i rifiuti che si depositano su spiagge, scogliere e nella Darsena portuale; come amministrazione, seppur interverremo con il concorso di alcune realta’ locali che si sono proposte, da soli non possiamo farcela. Serve, per la bonifica, l’intervento della Regione, della Citta’ Metropolitana e degli altri organi interessati. La soluzione, strutturale, puo’ arrivare inoltre dal riprendere in mano il progetto del deviatore di rifiuti da posizionare a Capo due Rami, dove il Tevere si divide nelle due foci”.