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8 MARZO; ACLI ROMA: “IN BILICO SÌ… A TERRA MAI”, LO SLOGAN PER CELEBRARE LA FORZA E IL CORAGGIO DELLE DONNE

“In bilico sì… a terra mai”, con questo slogan e una cartolina di sensibilizzazione dedicata le ACLI di Roma vogliono celebrare la Giornata Internazionale della Donna, che ricorrerà domani, 8 marzo 2022.

Un messaggio speciale, che vuole sottolineare quanto sia ancora lunga la strada da fare per garantire all’universo femminile il pieno riconoscimento dei propri diritti e del proprio valore, ma anche celebrare il grande coraggio delle donne capaci di non perdere mai l’equilibrio. Nonostante abbiano vissuto e continuino a vivere in bilico tra lo smart working e la cura e l’istruzione dei propri figli alle prese con la didattica a distanza, tra il proprio ruolo e la propria responsabilità professionale, tra difendere il proprio posto di lavoro e la routine quotidiana completamente stravolta.

Una vicinanza e un sostegno che non si limita alla giornata dell’8 marzo, ma che le ACLI di Roma offrono ogni giorno, attraverso diversi servizi, come lo sportello di orientamento per le Vittime di violenza e stalking del “Progetto Fiore di Loto”, le iniziative del percorso “E…vento di donna”, la presa in carico delle donne in condizioni di povertà economica oppure il punto di accoglienza e orientamento presso gli ambulatori di ginecologia del Policlinico Gemelli. Servizi che nell’ultimo anno hanno permesso alle ACLI di Roma di prendersi cura di oltre 2.000 donne in condizioni di estrema fragilità.

“Durante la pandemia abbiamo visto – afferma Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma – tutto il talento e la determinazione di quelle donne, impegnate in alcuni ambiti messi a dura prova dalla pandemia, hanno risposto “presente”, mettendo in campo ancora più passione ed energia. Ma restare in equilibrio richiede un grande sforzo fisico e mentale, perché quel filo può spezzarsi da un momento all’altro. E allora non possiamo più permetterci di lasciare sole le donne in questa condizione di instabilità e di insicurezza. Non possiamo più permetterci di mancare l’appuntamento con due parole chiave, corresponsabilità e cambiamento culturale. Le due forze agenti che la società civile ha il dovere di imprimere in ogni sua dimensione per coltivare un terreno fertile che tuteli e difenda pienamente la dignità e la centralità delle donne. Per offrire a ognuna un presente e un futuro sinonimo di certezze e stabilità”.

“In questa giornata – conclude Borzì – vogliamo inoltre dedicare un pensiero alle donne che in questo momento si trovano coinvolte nel conflitto in Ucraina e in tutti i conflitti che macchiano di sangue il pianeta, e che le portano a rischiare la propria vita a causa dell’insensatezza di ogni guerra ma alla quale spesso rispondono con azioni di accoglienti e coraggiose”.

Francesco Pietro Ferrara

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