100 MILA DISOCCUPATI NEL LAZIO CON IL COPRIFUOCO
“Alla luce dei recenti dati sulla pandemia a Roma e nel Lazio, certamente non confortanti, capiamo le scelte di chi amministra. Comprendiamo, da una parte, la decisione del governatore Zingaretti di mettere in lockdown i cittadini dalle ore 24 alle 5 di mattina, dall’altra evidenziamo che questo ulteriore coprifuoco darà un colpo mortale alla ristorazione e al comparto del food”. Lo dice in una nota Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. “La salute pubblica va tutelata, su questo siamo tutti d’accordo, ma serve anche una visione lungimirante che guardi a cosa accadrà dopo la fine dell’emergenza pandemica. Da oggi fino ad allora – aggiunge Pica – se le istituzioni non aiuteranno i pubblici esercizi, il tessuto produttivo sarà destinato a morire. Un danno economico per la Capitale e l’hinterland laziale molto elevato, con migliaia di aziende, ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie, enoteche, il segmento dello street food e la filiera dell’agroalimentare che rischiano di scomparire”.
“Al 30 novembre – spiega il presidente di Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio – con le restrizioni attuali relative al nuovo Dpcm e all’ultima ordinanza della Regione Lazio, i dati di cui disponiamo contano perdite economiche per la ristorazione a Roma di oltre 700 milioni di euro, con 100mila dipendenti che rischiano di finire in mezzo a una strada. Previsioni catastrofiche, di fronte alle quali gli esercenti non possono farcela da soli. Governo Conte ed Enti locali – Regione Lazio e Roma Capitale con la sindaca Raggi – mettano in campo risorse a fondo perduto, agevolazioni fiscali, snellimento procedure. Sostegno concreto alle imprese, altrimenti a Roma sarà povertà”, conclude Pica.