PELLEGRINAGGIO UNITALSI: RAGAZZO CAMPANO PER LA PRIMA VOLTA IN VIAGGIO
“Sono emozionata. E’ la prima volta che abbiamo l’occasione di portare nostro figlio fuori dalla nostra città”. A parlare è Lina I. da Torre del Greco che sta partecipando insieme tutta la sottosezione campana al pellegrinaggio dei bambini di pace promossa dall’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati Santuari Internazionali). Il gruppo campano è composto da tante famiglie con bambini speciali spesso affetti da patologie croniche sin dalla nascita.
“Mi dispiace dirlo, ma ci sentiamo abbandonati dallo Stato e se non ci fossero i volontari dell’ U.N.I.T.A.L.S.I. ci sentiremmo più soli. Essere qui oggi significa per noi vivere un sogno che abbatte ogni barriera architettonica e culturale”.
I volti di queste famiglie sono segnati dalle difficoltà quotidiane nello stare accanto con amore ai propri figli “unici”, ma, nello stesso tempo, proprio da loro arriva un segno di forte speranza e di voglia di non mollare mai.
Ad accompagnare il gruppo c’è Lilli Piediffero, responsabile della sottosezione campana di U.N.I.T.A.L.S.I, che da 15 anni con grande professionalità ed amore guida le 21 sezioni dell’associazione cattolica sparse per tutta la regione. “Un lavoro faticoso, ma profondamente gratificante”, ci racconta Lilli. “Un impegno totalizzante che non ti abbandona mai e ti coinvolge in ogni momento della giornata”.
“La nostra sottosezione – aggiunge Lilli – è un fiore all’occhiello per tutta l’Italia, perché proprio da Napoli parte ogni mese di giugno un pellegrinaggio dedicato ai bambini disabili per Lourdes. Ma non solo, infatti, i volontari U.N.I.T.A.L.S.I sono di casa anche all’ospedale Posillipo, dove, purtroppo, spesso chi entra non ha sempre la speranza di potere uscire ormai guarito. In ogni modo non ci perdiamo d’animo ed anzi cerchiamo di essere accanto alle famiglie ogni giorno dell’anno”.
Un gruppo, quello Campano, che ha porta una ventata di gioia agli oltre 1000 pellegrini che partecipano al pellegrinaggio. Con loro c’è anche una delle colonne del gruppo campano, Padre Bernardo Balsich che dal 1951 non li ha mai abbandonati ed oggi, disabile in carrozzina, continua senza sosta ad incoraggiarli e a sostenerli.
“Tutti alla fine della chiacchierata ci lasciano con un auspico: che i personaggi famosi del calcio Napoli trovino un minuto di tempo per incontrare ed aiutare tante famiglie anche solo con un sorriso o firmando una maglietta.
Da Nocera inferiore Lella Esposito, medico volontario, ci ricorda che “la solidarietà U.N.I.T.A.L.S.I è per tutti i bambini del mondo che sono in difficoltà come quelli di Vejula in Tanzania”.
Giuseppe Pallotta