OGGI L’OPEN DAY PER LE FAMIGLIE AL PRESIDIO RIABILITATIVO DI VIA DIONISIO
Si tiene oggi l’Open Day del Presidio di riabilitazione di via Dionisio, gestito dalla Nuova Sair. Per l’occasione, il centro aprirà le proprie porte ai genitori delle persone con disabilità che frequentano il servizio semiresidenziale e che potranno condividere con i loro figli momenti di vita quotidiana, partecipando ai laboratori nel loro reparto di riferimento.
L’iniziativa fa parte del progetto dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana. L’evento inizierà alle 10:30 con l’accoglienza delle famiglie di circa 90 ragazzi. Alle 11:00 avranno inizio le attività dei reparti.
Il Presidio di via Dioniso si colloca in una realtà complessa di Roma Est, a Torre Angela, e si distingue come un’eccellenza nell’accoglienza e nel sostegno delle persone con disabilità. La struttura accoglie persone con disabilità fisica e psichica, anche grave, in regime di convenzione con il SSN. Il suo valore è riconosciuto anche dalla Conferenza Episcopale Italiana, che ha inserito la struttura nel progetto “Accolti.it”, un portale che raccoglie le strutture di riabilitazione cattoliche e di ispirazione cristiana.
Il Presidio offre trattamenti riabilitativi in regime semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare, in modalità estensiva e di mantenimento. Il team professionale prevede varie figure, fra cui medici, fisioterapisti, infermieri, educatori, logopedisti, psicologi, assistenti sociali. La struttura ha in cura circa 400 utenti, distribuiti fra i vari servizi (circa 128 semiresidenziali, 162 ambulatoriali, 101 domiciliari). Fra i laboratori – a cui prenderanno parte anche i genitori durante l’Open Day – vi sono: pittura, teatro, musicoterapia e stimolazione sensoriale.
“Siamo onorati – dichiara Angela Basile, Direttore Relazione Enti Ecclesiastici e religiosi Nuova Sair – di aderire al progetto accolto.it, promosso dalla CEI, di cui condividiamo pienamente le finalità. Difatti, la realtà di via Dionisio è un ‘luogo’ nel quale si vive l’esperienza dell’accoglienza e dell’educazione del cuore all’umanità. I ragazzi di cui, quotidianamente, ci prendiamo cura e carico, insieme alle famiglie, sono quelli che la cultura contemporanea nega, perché sofferenti nel corpo. Tuttavia, la letizia e la dignità, personale, che svelano i loro occhi, ci interroga. Ci educano ad uno sguardo umano. Il nostro prenderci cura quotidianamente dei nostri ragazzi, in modo diligente e competente, può ben annoverarsi finanche nelle buone prassi. Nuova Sair ha sposato questo sguardo ad accogliere gli ultimi nel proprio humus professionale. Il centro rappresenta per noi una punta di diamante. Autentica, vera, umana”.