GIORNATA DISABILITA’; U.N.I.T.A.L.S.I. ROMA: “NELLA CAPITALE IL 40 % BAMBINI CON HANDICAP PRIGIONIERI IN CASA”
Il 40% delle famiglie romane preferisce non fare uscire il proprio figlio disabile e frequenta solo ambienti familiari. Mentre il 20% affronta le barriere architettoniche e la mancanza di servizi. Mentre il restante 40% alterna fasi di “isolamento” a fasi nelle quali tentano di garantire ai propri figli una vita sociale piena.
I dati riportati sono stati raccolti dallo sportello “Roma per tutti” creato dalla sottosezione di U.N.I.T.A.L.S.I. un anno fa e si basano su un campione significativo di 1000 famiglie con bambini disabili che si sono rivolte allo sportello. Le famiglie che sono entrate in contatto con U.N.I.T.A.L.S.I. hanno bambini disabili che hanno un’età che va dagli 0 ai 16 anni.
Il 65% delle famiglie romane con bambini disabili dichiara di avere le maggiori difficoltà con le Barriere architettoniche, a questo occorre aggiungere che nei parchi pubblici non esiste nessun gioco accessibile ad un bambino disabile o strutture dedicate. Altro aspetto poco conosciuto è che nei grandi centri commerciali non sono state create aree attrezzate o baby parking per bambini disabili, spesso anche nelle grandi multisala cinematografiche.
I nuclei in questione, nell’80% dei casi, sono nuclei familiari monoreddito perché la quasi totalità delle mamme ha lasciato il posto di lavoro per seguire i figli. Il 15% delle famiglie dichiara di avere bambini con disabilità motorie e il 40% con bambini con disturbi della personalità e dell’apprendimento o con problemi di autismo.
Delle famiglie intercettate il 20% dichiara di avere grandi difficoltà nell’inserimento scolastico dei bambini, il 35% denuncia di avere problemi nell’ambito più strettamente sanitario dove l’accesso alle cure migliori sembra un percorso difficile per le lungaggini del sistema.
“In occasione della Giornata internazionale per la disabilità – spiega Alessandro Pinna, presidente della sottosezione U.N.I.T.A.L.S.I. di Roma – vogliamo lanciare un appello alle istituzioni romane affinché venga creato al più presto un tavolo speciale dedicato alla disabilità con particolare ai bambini”.
“Fondamentale a nostro avviso – conclude Pinna – approntare un piano er l’abbattimento delle barriere architettoniche a Roma partendo dall’ascolto delle associazioni disabili anche per ripensare le aree ludiche dei parchi pubblici e l’accessibilità alle spiagge”.
romasociale