Religioni

A ROMA E IN VATICANO L’INCONTRO MONDIALE SULLA FRATERNITÀ UMANA

Dodici tavoli tematici, sparsi tra il Vaticano e la città di Roma, su altrettanti nodi del contemporaneo per arrivare alla redazione di una “Carta dell’umano” e, in un mondo che sta perdendo di vista le ragioni della pace e della convivenza, tornare a “riconoscersi fratelli per poter camminare insieme”, come ha spiegato il presidente della Fondazione Fratelli tutti, card. Mauro Gambetti. Si terrà venerdì 10 e sabato 11 maggio il secondo Incontro Mondiale sulla Fraternità Umana, organizzato dalla Fondazione vaticana e intitolato #BeHuman.

Donne e uomini del nostro tempo si incontreranno in 12 differenti tavoli dislocati in Vaticano e in luoghi simbolo della Città di Roma, come il Palazzo del Campidoglio, il Palazzo della Cancelleria, l’Accademia dei Lincei, Palazzo Rospigliosi, il Cnel, la Confindustria, la Luiss, il Salone d’onore del Coni.
L’esperienza di fraternità vissuta in dialogo da 30 Premi Nobel per la Pace, scienziati, economisti, sindaci, medici, manager, lavoratori, campioni dello sport provenienti da tutto il mondo, ha lo scopo di cercare alternative alle guerre e alle povertà. Riflettendo sulla “fraternità” come base di un mondo nuovo, fatto di relazioni umane e sociali belle, i tavoli tenteranno di trovare proposte concrete per cominciare a cambiare la storia, stimolare le riforme che mancano, comprendere dove il principio di fraternità è già presente nella vita sociale e discernere i parametri necessari per misurarlo.

Anche Papa Francesco, in vista della Giornata Mondiale dei Bambini che si terrà il 25 e 26 maggio a Roma, interverrà al tavolo di riflessione “Bambini: generazione futuro”.
L’evento, presentato oggi in una conferenza stampa, inizia la mattina di venerdì 10 con il tavolo della Pace aperto da l Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin. Insieme ai vertici delle maggiori Organizzazioni Internazionali, saranno presenti tra gli altri: Graça Machel, vedova di Nelson Mandela, Ibrahim Mayaki, inviato dell’Unione Africana per i sistemi alimentari, e i Premi Nobel per la Pace Dmitrji Muratov, Jody Williams, Tawakkol Karman, Maria Ressa, Leymah Gbowee, Rigoberta Menchù Tum e Muhammad Yunus.
Sabato 11 mattina, i membri dei Tavoli, i keynote speakers e i delegati giunti a Roma incontreranno papa Francesco. I Premi Nobel, che consegneranno le prime riflessioni conclusive del tavolo della Pace, si recheranno poi al Quirinale per incontrare il presidente Sergio Mattarella. Nel pomeriggio, nei diversi angoli della capitale, i Tavoli tematici – aperti al pubblico – per approfondire il principio di fraternità nell’ambito dell’ambiente e delle imprese, dello sport e del terzo settore, dell’informazione e del lavoro, della salute e del digitale, dell’educazione, delle amministrazioni locali e della sicurezza alimentare, mentre il tavolo dei bambini accoglierà il Papa nell’Aula nuova del Sinodo, in Vaticano.

Ai panels parteciperanno tra gli altri il sindaco di New York Eric Leroy Adams, l’economista Jeffrey Sachs, il ct della Nazionale Luciano Spalletti, il ceo di Fiat Olivier François, il giovane banchiere Victor Ammer, la chairperson del Comitato globale per la sicurezza alimentare Nosipho Jezile, il cco di Dentsu Gordon Bowen, il direttore esecutivo del distretto dell’area di innovazione quantica del Quebec Richard St-Pierre.
Alle 21.30 l’evento conclusivo nell’atrio della Basilica di San Pietro, presentato da Eleonora Daniele, con gli artisti Giovanni Allevi, Roberto Vecchioni, Nek, l’icona country statunitense Garth Brooks e altri.
Con il World Meeting on Human Fraternity 2024, la Fondazione Fratelli tutti “intende rinnovare un patto mondiale sulla fraternità, avviare l’elaborazione di un nuovo codice dell’essere umano”, hanno spiegato i promotori, nonché annunciare un grande evento programmato nell’anno giubilare (12 e 13 settembre 2025).

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