Fatti di Roma

ROMA, IL 29 OTTOBRE APRE LA NUVOLA DI FUKSAS: IN ARRIVO ANCHE UN NUOVO NOME

 

L'interno del nuovo centro congressi (Foto Omniroma)

 


Quest’oggi, per la prima volta, le porte della “Nuvola”, struttura chiamata così ma che rappresenta il nuovo centro congressi di Roma, sono state aperte alla stampa dopo che il 30 giugno erano stati completati i lavori con l’inaugurazione prevista per il 29 ottobre. Questa struttura è suddivisa in tre piani, con il livello interrato che può ospitare fino a 5000 persone con uno spazio di 6000 mq a disposizione, poi c’è un piano intermedio dove è previsto il business center, infine la parte dell’auditorium che ha un totale di posti disponibili pari a 1762, suddivisi tra platea e galleria.

Enrico Pazzali, amministratore delegato della Eur Spa definisce il livello -1 come “Una delle aule congressi più grandi al mondo“, utilizzabile come un ambiente unico altrimenti è prevista la possibilità di suddividere l’ambiente, fino a 16 parti; è presente una caffetteria, uno spazio per servizi buono sia per riporre le giacche che un eventuale catering. Il Presidente della stessa società Eur Spa, Roberto Diacetti, spiega che “a parte della nuvola è composta da 700 pezzi unici, è grande quanto due dirigibili Led Zeppelin. Il legno utilizzato è ciliegio americano e ha alcune parti scure che vengono date da dei forellini che migliorano l’acustica della sala”.

Durante la serata di inaugurazione della ‘Nuvola’ del 29 ottobre verrà scoperto il nome del centro congressi di Roma. Sarà un centro internazionale, dobbiamo essere protagonisti a livello internazionale, dobbiamo rendere più internazionale Roma su un settore in cui siamo carenti come il turismo congressuale. Vogliamo confrontarci con tutti e per questo apriremo un concorso a tutto il mondo per scegliere un nome”. Continua a spiegare l’ad di Eur spa, Enrico Pazzali, annunciando anche le modalità di partecipazione per “il bando che rimarrà una quarantina di giorni sul sito – spiega Pazzali – e ci sarà una giura che sceglierà chi verrà premiato. Quello attuale non è un nome, è un progetto. In questo momento è un nome molto evocativo, e non escludo che possa rimanere ‘Nuvola’ il nome anche dopo il concorso. Questa del cambio del nome è una sfida che ci ha un po’ imposto l’architetto e che noi accogliamo per avere un nome che può attrarre da tutto il mondo”.

Scendendo nelle cifre “Il centro congressi conosciuto come la Nuvola di Fuksas – ci annuncia Pazzali –  non è un’opera immobile ma genererà ricchezza per Roma e per il Paese. Ci aspettiamo dai 220 ai 290mila congressisti l’anno quando l’opera sarà a regime, ci si potrà arrivare tra i tre e i cinque anni. Questi congressisti genereranno circa 350 milioni di euro all’anno. Un congressista, secondo una stima della Camera di commercio, spende circa 1400 euro a congresso“. L’amministratore quindi si augura e spera di riuscire a “creare un segno di discontinuità per noi e per voi: non vogliamo guardare il passato ma il futuro – conclude – Ci serve creare quella discontinuità di cui Roma ha bisogno. Non mi sento sollevato oggi perché per me è l’inizio. È il primo passo. Sono stati otto anni di lavoro intenso”.
 

Pietro Proietti

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