Giovani e Scuola

RIAPERTURA SCUOLE, I SINDACATI INCONTRANO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

La riapertura della scuola in presenza, gli esami di Stato, il protocollo di sicurezza. Sono tanti i temi di cui discutere a una settimana dal ritorno tra i banchi, oggi al centro di un dialogo fra sindacati e ministero dell’Istruzione.

Una ripartenza fortemente voluta da tutto il governo e in primo luogo dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nel corso dell’ultima conferenza stampa ha evidenziato come la scuola sia un nodo centrale per dare nuova spinta al Paese. Nella giornata di ieri, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ricordato che “la scuola è l’architrave della società e vogliamo che il più alto numero di ragazzi possa tornare in presenza per l’ultimo mese di lezioni. Il rischio c’è ma è, come ha detto Draghi, ragionato”.

Un rischio ragionato che ora bisogna correre anche perché, come evidenziato dalla ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, “la strategia del governo prevede un utilizzo maggiore dei tamponi per individuare i contagi anche in ambito scolastico”. In settimana, ha annunciato Gelmini, ci sarà “un tavolo con il ministro Bianchi, il ministro Giovannini e le Regioni” sul tema del trasporto pubblico locale, da potenziare in vista del ritorno in classe degli studenti.

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha infatti evidenziato la necessità di “rivedere in modo molto consistente gli orari di entrata ed uscita nelle scuole, alternative non ne esistono”. Sulle scuole “c’è un limite fisico, perlomeno per quanto riguarda i trasporti, come ad nell’attesa dell’autobus. Non è una questione di soldi ma di mezzi perché per ordinarne di nuovi servono anni, non mesi”, ha aggiunto.

A margine dell’incontro, la Flc Cgil nella persona del suo segretario Francesco Sinopoli, esprime non poche perplessità: “Ci troviamo davanti a un atto di volontà politica non supportato da condizioni reali: prima di decidere la riapertura al 100 per cento in presenza bisogna riprendere subito la campagna di vaccinazione, rinnovare i protocolli di sicurezza, effettuare tracciamenti, anche a campione, valutare i dati dei vaccinati, ancora non disponibili. In caso contrario non c’è alcuna garanzia per studenti e personale scolastico.”

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