L’AUTOBUS ESPLODE E ROMA DIVENTA UNA BARZELLETTA
Un autobus esploso e uno quasi. Questo è il bilancio settimanale dell’attività dell’Atac che, essendo il servizio pubblico per la mobilità di Roma, oltre agli spostamenti dovrebbe garantire anche l’incolumità dei passeggeri. In passato, i problemi più grandi da affrontare riguardavano i disservizi dovuti ai ritardi o al sovraffollamento dei mezzi che rendevano il viaggio spesso impossibile, ora invece abbiamo raggiunto una nuova fase del peggioramento (che sembrerebbe senza fine): il rischio di saltare in aria.
Le immagini delle fiamme in via del Tritone, nel pieno centro storico, sono rimbalzate come impazzite in televisione e in pochi minuti sono divenute virali su tutti i social network, tanto da attirare l’attenzione di svariati media mondiali, come il New York Times. Una capitale che vuole diventare un punto di riferimento internazionale, così come spesso afferma la sindaca, non può permettersi certi spot pubblicitari che ne distruggono ogni tipo di credibilità.
Sarebbe forse il caso di lasciar perdere l’illusione di migliorie e innovazioni improbabili (o quanto meno di difficile realizzazione) e di tornare a fare bene le cose più semplici e reali. Non serve inventarsi l’impossibile perchè quello che tutti chiedono è di vivere meglio, in serenità e sicurezza, magari riuscendo a prendere un autobus che arrivi in orario, con strumenti adeguati per accogliere ogni tipo di passeggero (vedi i disabili) e che non faccia nascere il timore di finire arrosto prima di essere arrivato a destinazione.
Pietro Proietti