“Il sistema sanitario assicuri a tutti assistenza e prevenzione, come diritti della persona”. Lo ha detto il Papa incontrando in Vaticano la Federazione Italiana Medici Pediatrici. “Vi incoraggio – l’appello di Bergoglio – ad adoperarvi perché questa diseguaglianza non venga a sommarsi alle tante che già affliggono i più deboli, ma il sistema sanitario assicuri a tutti assistenza e prevenzione, come diritti della persona. Proprio l’attenzione alle persone, infatti, insieme alla competenza scientifica, è una caratteristica essenziale della vostra professionalità, della quale è parte integrante anche la capacità di ascoltare, di comprendere e di ispirare fiducia”.
Il Pontefice riflette sul lavoro svolto dai pediatri: “Prima ancora che con i bambini, il vostro lavoro vi pone in rapporto costante con i
genitori, primi custodi e responsabili dei vostri pazienti. Essi non chiedono solo la vostra competenza medica, ma cercano anche una
sicurezza dal punto di vista umano, affidandovi ciò che hanno di più caro”. Quanto alla relazione con i bambini, ricorda ancora il Papa, “essi sono dotati di antenne potenti, e captano al volo se siamo ben disposti o se invece siamo distratti, perché magari vorremmo avere già finito il turno, o sbrigarci più in fretta, o trovare un paziente che strilla di meno. Anche voi siete uomini e donne, con le vostre preoccupazioni, ma sappiamo che siete anche allenati al sorriso, necessario per dare coraggio e aprirsi un varco di fiducia nei più piccoli; e anche le medicine, così, sono più efficaci”.
“Vissuto con questo afflato, il lavoro che svolgete – dice ancora Bergoglio -rappresenta una vera e propria missione, che coinvolge sia la mente che il cuore, e in qualche modo non conosce stacchi, perché sebbene esistano periodi di vacanza e pause dall’attività lavorativa, la vostra professione vi accompagna sempre, e vi coinvolge ben più a lungo e più a fondo che durante le ore in cui siete sul luogo di lavoro”.