IL CIRCOLO SAN PIETRO COMPIE 150 ANNI, NEL SOLO 2018 OLTRE 42 MILA PASTI PER I POVERI
Nelle parole del presidente del Circolo San Pietro, Leopoldo Torlonia anche i “numeri” che raccontano l’impegno svolto nel corso dell’anno: oltre 42mila pasti donati e quasi 700 pacchi viveri attraverso l’Opera delle Cucine economiche; 6.500 pernottamenti mediante le Case famiglia e oltre 7.200 presso gli Asili notturni. A questo si aggiungono gli oltre 4.500 giacconi offerti dalla Commissione Guardaroba per contrastare il freddo rigidissimo di quest’anno. «Il Circolo S. Pietro – ha proseguito il presidente – si rinnova continuamente nelle persone e nelle attività restando fedele al suo carisma e cercando di essere sempre perfettamente al passo coi tempi, grazie anche ad un gruppo di ragazzi sempre più addentro alle dinamiche di un’associazione realmente giovane, ma che si fonda ed è memore di ognuno dei suoi 150 anni».
Questo incontro riveste un carattere speciale, poiché si colloca nel 150° anniversario di fondazione del vostro sodalizio, che ebbe il suo inizio nel 1869 per iniziativa di alcuni giovani romani». Papa Francesco ha salutato così i soci del Circolo S. Pietro ricevuti in udienza per la consegna dell’Obolo di San Pietro, raccolto in parrocchie, scuole e da privati della diocesi di Roma durante l’anno e nelle Giornate della carità del Papa 2018. Udienza che ha anche suggellato l’apertura dei festeggiamenti per il 150° anno di attività del Circolo, di cui Francesco stesso ha ricordato i giovani fondatori. «Essi – ha detto – erano animati dal desiderio di testimoniare sostegno concreto e fedeltà incondizionata al pontefice Pio IX, in un tempo di incomprensioni tra Chiesa e Stato». Questa fedeltà «si manifestò mediante gesti di solidarietà da svolgere in favore dei poveri di Roma», ha proseguito il pontefice. «Il Circolo divenne così la longa manus del Papa verso le fasce più indigenti della popolazione».
Francesco ha evidenziato quindi «il bene compiuto in questi 150 anni, con un pensiero di gratitudine per i soci di ieri e per quelli di oggi. In questo lungo periodo della sua esistenza – ha riconosciuto -, non sono mai venute meno nel vostro Circolo le linee programmatiche originarie, sintetizzate nei tre cardini: preghiera, azione, sacrificio. Esse sono state alla base della stupenda fioritura di attività nell’ambito della carità e dell’accoglienza agli ultimi. Da queste caratteristiche distintive dipenderanno la vitalità apostolica e il futuro della vostra associazione: vi incoraggio a seguirle con rinnovato entusiasmo». Il Papa ha affidato poi la sua consegna al Circolo S. Pietro: «Continuate a porre grande attenzione alle nuove povertà, cercando in ogni frangente di dare conforto e aiuto ai più poveri, senza alcuna distinzione». Ogni povero infatti, è il monito di Francesco, «è degno della nostra sollecitudine, a prescindere dalla religione, dalla etnia, o da qualsiasi altra condizione».
L’accoglienza e l’apostolato della carità: questi i campi che il Papa ha indicato all’impegno dell’istituzione. «In un tempo di grandi cambiamenti e di persistente precarietà economica, in cui la comunità ecclesiale si sente chiamata ad annunciare nuovamente il messaggio cristiano e la sua forza di umanizzazione – ha affermato -, dovete essere consapevoli che la vostra opera ha ancora un ruolo importante da svolgere». Quindi il grazie «per tutto quello che fate e per l’obolo di San Pietro, che come ogni anno siete venuti a consegnarmi»: una «concreta partecipazione alla sollecitudine della Sede Apostolica a rispondere alle crescenti urgenze della Chiesa specialmente nei Paesi più poveri».
Da ultimo, Francesco ha ricordato ancora «la forza e l’importanza della preghiera per voi e per tutti coloro che sono impegnati nel lavoro caritativo: esso – ha chiarito – richiede di essere alimentato con opportune soste oranti e di ascolto della Parola di Dio. Il segreto dell’efficacia di ogni vostro progetto è la fedeltà a Cristo e il rapporto personale con lui nella preghiera. Sarete così pronti a soccorrere quanti oggi vivono in condizioni di disagio o di abbandono». Segno concreto di questo impegno e «dono speciale e peculiare del Circolo per la città di Roma, in occasione del 150esimo anno di attività», ha dichiarato nel suo indirizzo di omaggio il presidente Leopoldo Torlonia, è la rinnovata Casa famiglia in via di San Giovanni in Laterano che sarà intitolata a Papa San Paolo VI, anche lui socio del Circolo. «Quest’opera, che verrà realizzata anche grazie al prezioso aiuto della Fondazione Bambino Gesù Onlus – ha aggiunto il presidente -, accoglierà i bambini, ricoverati presso l’ospedale pediatrico, insieme ai loro familiari, così come accade nella struttura già attiva in via della Lungaretta».