OGGI DALLE ACLI DI ROMA LA “SAGRA DELL’ARANCINO SOLIDALE”
Oggi alle ore 17.30 le Acli di Roma e provincia con il Circolo ACLI San Gelasio I Papa promuovono, presso l’omonima parrocchia in Via Fermo Corni, 1, la “Sagra dell’Arancino Solidale”, durante la quale sarà possibile, secondo la tradizione napoletana del “caffè sospeso”, acquistare due arancini lasciandone uno a disposizione delle persone meno fortunate.
L’iniziativa, che si svolge nell’ambito della festa parrocchiale dal 6 all’8 ottobre fa parte della III edizione dell’Ottobrata Solidale, un’iniziativa ideata e promossa dal Sistema Acli di Roma per raccontare la bellezza delle tante sfumature della solidarietà attraverso i linguaggi della cultura, dello sport e dell’intrattenimento. L’Ottobrata Solidale ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale, e del Vicariato di Roma.
La Sagra dell’Arancino Solidale aiuterà quindi i tanti poveri e bisognosi del quartiere e non solo che potranno mangiare questa specialità della cucina siciliana grazie alla generosità di quanti parteciperanno all’iniziativa. L’intero ricavato della festa, invece, andrà a sostenere le attività di solidarietà proposte durante l’anno dalla parrocchia.
Nel corso dell’evento verrà anche donato, da parte dell’Unione Sportiva delle Acli di Roma, un defibrillatore che rimarrà a disposizione della parrocchia per le numerose attività sportive proposte.
«Parte con questo evento – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – la III Ottobrata Solidale, che quest’anno avrà come tema portante quello dell’attenzione al contrasto agli sprechi. E proprio da qui è nata l’idea dell’arancino sospeso, importando questa tradizione nata a Napoli con il caffè. L’arancino è uno degli alimenti di riciclo per eccellenza, e questa iniziativa ci darà anche l’opportunità di non “sprecare” la generosità di tante persone, che potranno aiutare in maniera concreta chi è meno fortunato di loro, permettendogli di mangiare un alimento buono e nutriente».
«Abbiamo molto a cuore – aggiunge Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva delle Acli di Roma – la tutela della salute dei nostri atleti a prescindere dall’obbligo di legge. Proprio per questo da anni siamo impegnati per rendere più impianti sportivi cardioprotetti organizzando i corsi blsd. La presenza di tanti ragazzi e famiglie in una festa come questa nell’ambito della III Ottobrata Solidale, è un’occasione da non perdere per sottolineare con maggiore forza l’importanza dello sport come volano di solidarietà, coesione e inclusione sociale, per questo abbiamo deciso di donare un defibrillatore ad una parrocchia che, da anni con l’US Acli di Roma, promuove molta attività sportiva soprattutto con i giovani, ed è importante che questo avvenga nella massima sicurezza».
«La parrocchia – afferma don Giuseppe Raciti, parroco di San Gelasio I Papa – partecipa a questa iniziativa nello spirito di San Gelasio I, papa santo della carità che, come disse di lui Dionigi il minore “morì povero dopo aver arricchito i poveri”. L’attenzione agli ultimi, agli emarginati dalla società, agli scartati, come spesso ama dire papa Francesco, è per questa parrocchia della periferia romana, un impegno primario puntando alla promozione umana dei soggetti più svantaggiati. La carità deve puntare alla promozione umana più che all’opera già meritoria dell’assistenza e la parrocchia di San Gelasio si impegna infatti a ridare dignità e far uscire dall’anonimato sociale i diversi immigrati che abitano il nostro territorio e i detenuti di Rebibbia con i quali intratteniamo delle relazioni che superano muri. Papa Francesco ci invita a costruire ponti e noi di San Gelasio ne abbiamo iniziati diversi alcuni oltrepassano lo stesso muro di cinta del carcere di Rebibbia».