Giovani e Scuola

DALLA REGIONE 5 MILIONI PER I DOTTORATI INDUSTRIALI

Promuovere e ampliare la collaborazione tra istituzioni, sistema della ricerca, dell’innovazione dell’imprese del Lazio. Questo l’obiettivo del “Networking day – bando dottorati industriali, seconda edizione”, una giornata di confronto e networking organizzata dalla Regione Lazio tra Università, imprese ed Enti per riflettere sulle possibili ulteriori collaborazioni e partenariati tra gli stakeholders partecipanti.

Il bando attualmente aperto (edizione 2021), la cui chiusura è prevista il 15 settembre, è da 5.050.000 euro per i dottorati industriali, pensato per contribuire a dare vita a percorsi di alta specializzazione, molto innovativi, coerenti con la S3 regionale e con un programma formativo stabilito in collaborazione con gli attori economici regionali. Alla presentazione del bando hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, università, ricerca, start-up e innovazione, Paolo Orneli e il presidente Unindustria, Angelo Camilli.

“La Regione Lazio, in occasione della seconda edizione del ‘Networking day’, ha lanciato un bando da 5 milioni di euro per favorire lo sviluppo dei dottorati industriali, potenziando così la sinergia tra gli atenei principali del territorio e le imprese – ha detto l’assessore Orneli -. Il nostro obiettivo, dopo il successo della prima edizione, è quello di finanziare altre 100 borse di ricerca triennali per realizzare progetti presentati congiuntamente da università e imprese della nostra regione, più ulteriori 10 dottorati di ricerca da avviare nella pubblica amministrazione. La risposta all’avviso pubblico fino a ora è stata straordinaria – ha spiegato l’assessore -: 580 realtà produttive hanno aderito all’iniziativa, 7 atenei partecipanti, 30 ore di networking a distanza e 15 incontri formativi. Questi sono numeri che ci spingono a stanziare ancora più risorse a partire dalla terza edizione. Si tratta della seconda edizione di questo bando dalle modalità grandemente innovative”.

“Un bando a cui teniamo tantissimo e non si tratta di un investimento isolato – ha continuato l’assessore Orneli -. La nostra priorità, anche per i prossimi anni, è quella di promuovere un grande investimento strategico sulle nuove generazioni, sulla ricerca e sull’innovazione quali strumenti fondamentali per costruire un nuovo modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo, capace di rimettere in moto l’ascensore sociale e creare nuove opportunità per i nostri giovani. Siamo sulla strada giusta, come dimostra la grande partecipazione e l’interesse che sta suscitando tra le imprese e i dipartimenti universitari questa iniziativa. E la sfida del Lazio è e sarà quella di ripartire dalle persone, dal talento e dall’innovazione per cambiare tutto e tornare a crescere”, ha concluso l’assessore.

La prima edizione – dell’anno scorso, che aveva una dotazione di 4.350.000 euro – ha contribuito al finanziamento (con una quota che va dal 50 per cento al 70 per cento della spesa) di 100 borse di studio per altrettanti dottorati, pensati per dare vita a dottorati di alta specializzazione realizzati in collaborazione con il mondo delle imprese, contribuendo a favorire la permanenza dei dottori di ricerca nel territorio della Regione. Nella sua prima edizione, il bando aveva coinvolto 11 Università statali e non statali del Lazio e visto la partecipazione di Pmi, grandi imprese, enti di ricerca e fondazioni. “Lo spirito e l’impostazione della seconda edizione pubblicata oggi sono in continuità con quella precedente anche se stavolta – è stato spiegato-, con un impegno finanziario di 5.050.000 €, si punta a finanziare 10 dottorati in più, arrivando dunque a 110. È questa l’importante novità di questa edizione”. L’avviso consente infatti di attivare due tipologie distinte di dottorati di innovazione: oltre a quelli in collaborazione con le imprese anche alcuni da realizzare assieme alla Pubblica amministrazione regionale.

“L’intervento della Regione Lazio è fondamentale, perché stimolare i dottorati industriali attraverso incentivi pubblici si sta rivelando una mossa vincente per le imprese, soprattutto per le pmi – ha detto il presidente di Unindustria, Angelo Camilli -. Un dottorando può contribuire a velocizzare il processo di innovazione di una piccola e media impresa che potrà godere di nuove competenze. E’ un’opportunità di crescita per le università laziali ma anche per le aziende che in questo modo recuperano terreno in termini di competizione. Occorre, dunque, puntare sul potenziamento delle competenze e sul ruolo cruciale giocato dalle risorse umane. Quindi, è una iniziativa che condividiamo in pieno. Il tema delle competenze è fondamentale e la pandemia non ha fatto altro che accelerare il processo di innovazione delle realtà imprenditoriali e ha lanciato un campanello d’allarme anche per le Pubbliche amministrazioni, chiamate a rinnovarsi e a stare al passo con i processi di digitalizzazione. Le competenze – ha sottolineato Camilli – sono oggi la base per cogliere le opportunità: non è un caso che la Regione Lazio abbia previsto per quest’anno 10 nuove borse di dottorato volte a inserire all’interno delle strutture regionali dottorandi che verranno formati sui temi deDALLA ll’innovazione e della transizione digitale”, ha concluso Camilli.

Per quanto riguarda questa seconda nuova tipologia di dottorati, attuata in via sperimentale e cui sono stati destinati 700.000 euro, i percorsi di dottorato dovranno essere attivati dalle Università in partnership con la stessa Regione Lazio (direzioni generali regionali o altre strutture della Regione). “In questo caso la sovvenzione della Regione Lazio – è stato spiegato ancora – sull’importo complessivo di una borsa triennale coprirà il 100 per cento dell’importo e saranno finanziate fino a 10 borse di dottorato incentrate principalmente sulle tematiche della transizione digitale ed ecologica e sui temi dell’innovazione sociale di particolare interesse per l’Amministrazione regionale e delle sue strutture controllate, nell’ottica di migliorare la qualità dei propri servizi. Per tutte e due le tipologie di dottorati, sarà possibile che parte del percorso di dottorato sia svolto all’estero per un periodo da 3 a 6 mesi”. A poter fare domanda per il bando saranno le università, pubbliche e private del Lazio, mentre i destinatari ultimi dell’intervento sono, come per il bando precedente, giovani laureati che abbiano conseguito il titolo di studio da non oltre 5 anni alla data della pubblicazione dell’bando, inoccupati o disoccupati, residenti o domiciliati nella Regione Lazio al momento dell’avvio del dottorato, che abbiano le competenze e i requisiti per l’accesso ai dottorati.

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