“Ogni volta che, seguendo le parole del Papa, viene servito un pasto caldo alla mensa del Circolo San Pietro, ogni volta che un abito viene donato a chi ne ha bisogno, ogni volta che si accoglie nella casa famiglia un nuovo ospite, e’ Chiesa. E’ la testimonianza viva di cosa sia la Chiesa”. Lo ha sottolineato il vescovo Fernando Vergez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della
Citta’ del Vaticano, salutando i soci del sodalizio romano in occasione dell’assemblea solenne svoltasi lunedi’ pomeriggio presso la sede di Palazzo San Calisto a Trastevere.
“Generazione dopo generazione – ha spiegato il presule all’Osservatore Romano – il circolo e’ rimasto fedele al proprio carisma particolare, che e’ quello di confortare e assistere. In una parola: accogliere. Ed e’ proprio accoglienza la parola scelta da Francesco per definire cio’ che siamo noi cristiani”.
Il pensiero del vescovo e’ andato poi “ai soci piu’ giovani, ai soci di domani”, ai quali si e’ rivolto anche l’assistente ecclesiastico del sodalizio, monsignor Franco Camaldo, che ha ricordato le parole pronunciate da Paolo VI nell’udienza ai soci del 31 maggio 1969, nel centenario della fondazione.
Forte di un nuovo gruppo di “giovanissimi soci”, il circolo si prepara a festeggiare i 150 anni di attivita’: “Un traguardo certamente importante ha ricordato il presidente Leopoldo Torlonia che impone un impegno ancora maggiore”.
Al discorso del presidente, come ogni anno, sono seguiti il giuramento dei soci effettivi e il conferimento del distintivo dorato e della medaglia dorata a chi ha compiuto, rispettivamente, venticinque e cinquant’anni di appartenenza al circolo. Prima dell’Oremus pro pontifice, preghiera serale dei soci, il cardinale Francesco Monterisi, arciprete emerito della basilica di San Paolo fuori le Mura, ha benedetto i presenti e le loro famiglie.
(Fotografia de L’Osservatore Romano).