COMUNE; MARINO: “MAI SPESI SOLDI PUBBLICI”
“Non sono indagato, non ho mai usato soldi pubblici a scopo privato, e ho firmato la lettera di dimissioni perché ho grande rispetto dell’autorità giudiziaria”. A otto giorni dalla clamorose dimissioni, il sindaco Ignazio Marino in una conferenza stampa in Campidoglio insieme al suo consulente legale professor Enzo Musco ha fornito la sua versione sul caso-scontrini.
“Ringrazio davvero l’autorità giudiziaria per avermi voluto ascoltare, da persona informata sui fatti, non sono iscritto nel registro degli indagati – ha detto Marino – Abbiamo deciso di tenere questa conferenza perché volevo parlare ai romani spiegando che il 12 di questo mese ho firmato la lettera di dimissioni in seguito a esposti presentati da alcune forze politiche come M5S e FdI in relazione a vicende che mi riguardano. Ho deciso di dimettermi perché ho estremo rispetto dell’autorità giudiziaria auspicando di presentarmi davanti all’autorità giudiziaria da dimissionario”. Marino ha poi aggiunto di “non aver mai speso soldi pubblici a scopo privato, semmai il contrario”, citando il “viaggio a New York, due giorni a settembre, per incontrare il commissioner del Department of housing Vicki Been, per confrontare il lavoro fatto per quello che riguarda l’housing sociale nelle due città, e sulla gestione del patrimonio pubblico, e poi per incontrare il sindaco Bill De Blasio”.
Un viaggio che “può certamente essere considerato un viaggio istituzionale, visti gli impegni, ma siccome ero al termine di una vacanza negli Usa, decisi di pagare l’albergo, circa 700-800 euro, con soldi miei”. “La vicenda degli scontrini è stata iscritta dai magistrati con il modello 45, ossia notizie non costituenti reato“, ha detto il professor Enzo Musco, consulente legale del sindaco: “Il sindaco non è indagato per niente”, ha aggiunto, “ieri in Procura è entrato come persona informata dei fatti ed è uscito come persona informata dei fatti”. Marino infine, interpellato sulla possibilità che ci sia ancora una maggioranza che lo sostenga, ha risposto: “Fa parte delle verifiche che bisognerà fare“. (Omniroma)