Dal Campidoglio

CODACONS, DOPO PULIZIE DELLA RAGGI SULLE BANCHINE ANCORA RIFIUTI E SIRINGHE

Il livello del Tevere si é alzato e le banchine sono state chiuse  a Roma, 15 febbraio 2016. ANSA/MASSIMO PERCOSSI


“Pochi giorni fa il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha disposto la bonifica delle banchine del Tevere, eliminando le baraccopoli presenti lungo l’argine del fiume, accogliendo così la richiesta avanzata dal Codacons. Oggi l’associazione è tornata sul Lungotevere per verificare lo stato dell’area ed ha scoperto che, nonostante la rimozione di tendopoli e oggetti ingombranti, non tutto è stato risolto“, questo il testo di una nota diffusa dal Codacons che come associazione è andata a verificare lo status delle banchine del Tevere.

“Abbiamo registrato la presenza di siringhe e rifiuti di vario tipo lungo la banchina del Tevere – spiega il presidente Carlo Rienzi – una situazione sicuramente meno grave rispetto allo stato di avanzato degrado in cui versava la zona, ma crediamo che il sindaco Raggi possa fare ancora di più. Occorre cioè garantire un controllo costante della banchina ed una attività di pulizia e di verifica quotidiana, per evitare che l’argine del fiume torni ad essere regno di tossici e senzatetto e si trasformi nell’arco di poche settimane in una nuova baraccopoli”, questa è la soluzione proposta dal presidente dell’associazione per prevenire nuove situazioni di profondo degrado come si son viste nelle scorse settimane per il caso di Beau Solomon.

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