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AL CAMPUS BIOMEDICO AL VIA LA CAMPAGNA PER LA “BANCA DELLA PARRUCCA”

foto 02 - il gruppo delle estetiste con lo stilista Luigi Borbone


 

Copricapo artistici realizzati con materiale ospedaliero, sana alimentazione con lo chef Campoli, sfilate di moda con la Maison Luigi Borbone e le pazienti oncologiche. Al complesso monumentale del Pio sodalizio dei Piceni a Roma la serata dedicata al “diritto alla bellezza” con l’obiettivo di rendere accessibili a tutte le pazienti oncologiche i servizi che accrescono il loro benessere psico-fisico: dalla banca della parrucca al trucco, fino al test all’avanguardia per evitare la chemioterapia.

Roma, 21 giugno 2018 – Si chiama Noemi Pazzaglia ed è stata la prima giovane donna a donare i propri capelli alla Banca della parrucca, progetto attivo presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico da alcuni mesi, grazie all’accordo stretto tra l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus e la Fondazione Prometeus, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle pazienti oncologiche copricapo, parrucche e consulenze estetiche personalizzate. Attraverso un video e una campagna di crowdfunding, Noemi invita ora tutte le donne a donare i propri capelli e non solo, contribuendo anche economicamente al progetto della Banca della parrucca con un semplice click (link: https://www.gofundme.com/banca-della-parrucca), per dare vita a un importante gesto di solidarietà.

Il suo messaggio è stato lanciato martedì 19 giugno presso il complesso monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma, nel corso dell’evento “Non una di meno”, promosso dall’Università Campus Bio-Medico di Roma e dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus. Protagonista della serata la bellezza femminile nonostante tutto e l’importanza di garantire alle pazienti oncologiche benessere psico-fisico e cure personalizzate.

«Quando un bambino torna a casa con una macchia sul proprio vestito, il papà gli ordina subito di metterlo in lavatrice, mentre la mamma gli chiede: “Con cosa ti sei macchiato?”. Perché in base alla risposta del figlio sa trovare la soluzione più efficace per far tornare pulito l’abito: diversamente, rischia di utilizzare detersivi troppo aggressivi oppure inefficaci. Questo – ha spiegato nel corso della serata il prof. Giuseppe Perrone, responsabile dell’Unità di ricerca di Anatomia patologica – è ciò che succede anche coi tumori: è fondamentale suggerire a ciascuna paziente una cura specifica, in base alla tipologia di carcinoma mammario di cui è affetta».

Proprio con l’obiettivo della personalizzazione della cura, presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è possibile da alcuni anni sottoporsi al PAM 50, un test specialistico all’avanguardia che indica quali siano i trattamenti più appropriati per ciascuna paziente, evitando così in alcuni casi gli effetti collaterali della chemioterapia.

Proprio il test PAM 50, gratuito in Spagna e in Inghilterra, ma non ancora riconosciuto dal Servizio Sanitario Nazionale in Italia, è uno dei servizi sostenuti dalla serata, promossa con l’obiettivo di finanziare la Banca della Parrucca e l’assistenza estetica, trasversali alle Unità di Chirurgia plastica e ricostruttiva del prof. Paolo Persichetti, di Oncologia del prof. Giuseppe Tonini e di Senologia del prof. Vittorio Altomare.

«Spesso – ha spiegato l’esperta tricologa Giusy Giambertone – il primo suggerimento dato dal medico a una paziente oncologica è di tagliarsi i capelli. Perché? La bellezza deve essere valorizzata anche durante i trattamenti». Per questo, dopo la sfilata di alta moda realizzata dalla maison Luigi Borbone, stilista sensibile a queste tematiche, speciali copricapo artistici realizzati con materiale ospedaliero da Giambertone sono stati i protagonisti di una performance che ha coinvolto le pazienti oncologiche vestite con la collezione “Brutta Spose” di Alessandra Ferrari.

Per formare figure professionali specializzate nel valorizzare la bellezza delle pazienti oncologiche è inoltre attivo presso UCBM il corso di alta formazione in Beauty Recovery Specialist, pronto a ripartire per la sua settima edizione.

La serata, condotta dalla giornalista Rai Carla Lombardi, arricchita dalla light dinner dello chef Fabio Campoli e allietata dalle note del soprano Chiara Taigi e di Claudia Galletti, è stata patrocinata dalla Regione Lazio e da Europa Donna Italia e resa possibile dalla collaborazione dei partner tecnici Ripar Cosmetici e Tricostarc e di numerosi altri sponsor.

Con Ripar Cosmetici, inoltre, è attiva una partnership di raccolta fondi che prevede la devoluzione del 50% delle vendite online dei prodotti al sostegno della causa.

Intanto la campagna di crowdfunding (https://www.gofundme.com/banca-della-parrucca) continua così come l’invito di Noemi: «Attraverso la donazione dei nostri capelli possiamo fare davvero qualcosa di grandissimo. Quindi donate, donate, donate! Non esitate, fatelo! Spero che il mio esempio possa esservi di aiuto».

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