ADDIO A MONS. GIOVANNI BARBARESCHI, IL PRETE DELLA “RESISTENZA” CHE SALVÒ EBREI E ANTIFASCISTI
Si è spento a 96 anni monsignor Giovanni Barbareschi, simbolo della resistenza al nazifascismo che nel 1943-1945 aiutò ebrei e antifascisti a fuggire in Svizzera. A dare notizia della sua morte è l’Anpi provinciale di Milano.
Nella abitazione di via Eustachi 24 a Milano, dove viveva con la madre, il giovane don Barbareschi stampò documenti falsi per chi cercava di fuggire dal regime nazifascista. Barbareschi partecipò al movimento scoutista delle Aquile Randagie, messo al bando dal fascismo nel 1928. Poco dopo il dicembre del 1943 gli scout davano vita ad Oscar, l’organizzazione che permise a ebrei e antifascisti di fuggire in Svizzera. Nello stesso periodo, Monsignor Barbareschi divenne uno dei protagonisti del giornale clandestino cattolico “Il Ribelle”, uscito tra il 1943 e il 1945. Fu lui, allora diacono, a dare la benedizione ai 15 partigiani uccisi in piazzale Loreto, il 10 agosto 1944.
Il suo impegno gli è valso il riconoscimento di Giusto tra le nazioni e la medaglia d’argento alla Resistenza.
(Foto: Avvenire)
Maddalena Tomassini