Fatti di Roma

VIOLENZA: VALIGIA SPECIALE PER DONNE IN FUGA

Salvamamme


“Valigia di salvataggio-per non tornare indietro” è il progetto dell’associazione Salvamamme  destinato ad aiutare le donne vittime di violenza, ed è patrocinato dal Dipartimento Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, dalla Regione Lazio e dalla Commissione elette della Capitale che  vede come madrina dell’iniziativa Veronica Maya.

La presidente dell’associazione, M.G. Passeri, ha spiegato in cosa consiste questa valigia che è una vera e propria 24ore con tutto l’occorrente di prima necessità: dallo spazzolino e dentifricio alla biancheria, a scarpe e vestiti della taglia giusta per “un aiuto concreto alle donne fuggite di casa che non hanno avuto tempo di raccogliere gli effetti personali, lasciando casa in un attimo di assenza del compagno violento.”

Il ritorno per recuperare i propri averi infatti è spesso e tragicamente letale.

A Roma circa 856 donne si sono rivolte al Telefono Rosa : la loro tipologia si discosta dalla media, perchè perlopiù hanno un livello di studi medio alto (76%); il 25% di esse sono impiegate, il 7% libere professioniste e soltanto il 10% casalinghe; hanno subito violenza psicologica per il 36% e fisica 1 su 4.

In controtendenza sulla media il 18% di loro si è rivolto alle forze dell’ordine, il 10% ad un avvocato e l’8% ha sporto denuncia in ospedale.

Le cause addotte all’origine dei maltrattamenti sono state il cattivo carattere del partner per il 37%, la gelosia per il 13% e disturbi psichici per l’11%.

Il trolley sarà distribuito nelle case rifugio, negli studi legali, nelle sedi della polizia di Stato e negli ospedali, cominciando dal San Camillo-Forlanini, dove,  come ha dichiarato il direttore generale Aldo Morrone “passano ogni anno circa 200.000 donne con segni di violenza che spesso motivano come incidenti domestici”.

“C’è necessità di creare accoglienza e momenti di ascolto per donne – ha spiegato Marrone –  e spesso mamme in fuga da uomini abusanti, e le istituzioni devono cominciare a far loro quelle iniziative che finora sono state soltanto del privato sociale”.

Una valigia per fuggire non solo nei fatti, ma anche nelle intenzioni: spogliarsi dei soliti vestiti  per indossarne di nuovi, per riprendere in mano il filo di una vita che rischia di essere spezzato da un momento all’altro, senza pietà: ricominciare a vivere e non cercare di sopravvivere.

Daniela Pieri

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