Giovani e Scuola

VIA L’AMIANTO DA 111 STRUTTURE SCOLASTICHE

Sono 111 i progetti per la rimozione dell’amianto in altrettante scuole superiori del territorio della Città Metropolitana, per un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro regionali dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Questi gli obiettivi generali del programma di interventi presentato oggi a Palazzo Valentini.

Il Piano di rimozione dell’amianto riguarderà 48 scuole del quadrante nord del territorio metropolitano, 41 del quadrante sud e 22 del quadrante est. Sono 77, invece, le strutture collocate nel territorio comunale di Roma.
Dopo un’accurata attività di ricognizione a cura degli uffici del Dipartimento Politiche educative, edilizia scolastica e formazione professionale, si sta adesso lavorando per affidare gli interventi entro la fine dell’anno e aprire i cantieri nel primo trimestre del 2023. Lo strumento è quello dell’Accordo Quadro, già utilizzato più volte nell’ambito della gestione del patrimonio scolastico come con i progetti finanziati dal Pnrr, perché garantisce maggiore rapidità ed efficacia lungo il percorso di aggiudicazione degli appalti.

Tutti gli interventi di rimozione dell’amianto dovranno essere integrati con la natura degli edifici, talvolta anche di importante valore storico, e risultare migliorativi della loro condizione complessiva, ricorrendo alle diverse tipologie di bonifica previste dalla normativa vigente.
“Insieme alla Regione garantiamo la sicurezza di studenti, insegnanti e operatori – ha spiegato il Sindaco della Città Metropolitana Roberto Gualtieri – andando a riqualificare uno dei settori più delicati e importanti per i cittadini.

Un investimento rilevante di circa 10 milioni di euro che prevede interventi da 5mila euro fino a 1 milione di euro in 111 scuole e che si affianca ai 130 milioni di fondi Pnrr per oltre 170 interventi di messa in sicurezza di scuole su Roma e Provincia e agli altri fondi destinati all’efficientamento energetico di decine di istituti scolastici nel territorio metropolitano”.

Francesco Pietro Ferrara

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