VERSO IL NUOVO DPCM: LE MISURE PREVISTE PER SCUOLA, TRASPORTI E MOBILITÀ TRA REGIONI
Le principali misure contenute nel nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare probabilmente oggi e che Conte ha illustrato, vanno dalla didattica a distanza al 100 per cento nelle scuole superiori, alla capienza al 50 per cento nei mezzi pubblici ma anche limiti alla mobilità fra Regioni a rischio e alla circolazione delle persone in tarda serata. Possibili anche la chiusura dei musei, delle sale bingo e scommesse e “stop ai videogiochi ovunque siano collocati”. Anche i centri commerciali rimarranno chiusi nel fine settimana, “ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di alimentari e tabacchi che si trovano all’interno”.
I destinatari del vaccino
Sui destinatari prioritari del vaccino anti Covid “il governo considera anche le persone più anziane. Sono i nostri cari che hanno realizzato la ricostruzione del Paese dalle rovine del secondo conflitto mondiale. Sono i nostri genitori, i nostri nonni che con laboriosità e spirito di iniziativa hanno consentito al nostro Paese di vivere il miracolo economico che ci ha proiettato tra le potenze più avanzate del pianeta, membri del G7”. Lo ha precisato ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’Aula del Senato nel corso delle sue comunicazioni sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Il ministero della Salute “su mia richiesta sta già lavorando ad un piano operativo per la distribuzione dei vaccini così che quando inizieranno ad arrivare le prime dosi potremo procedere in modo organizzato, in modo ordinato” ha precisato. “Ragionevolmente – ha detto ancora – prevedo che favoriremo la fasce di popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo”.
La situazione delle terapie intensive
In questo momento, il sistema non sta subendo “una insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva” ha sottolineato Conte in mattinata alla Camera. “Piuttosto”, ha continuato, “registriamo un crescente, preoccupante affollamento nei restanti reparti, con particolare riguardo alle terapie sub-intensive ed all’area medica in generale”. La costante evoluzione, molto repentina, “del quadro epidemiologico richiede decisioni da prendere con la massima speditezza speditezza”. L’evoluzione dell’epidemia nelle ultime settimane e negli ultimi giorni, ha aggiunto Conte, risulta molto preoccupante.
Coprifuoco dalle 20 o 21
Sulla possibilità di istituire un coprifuoco più stringente, è intervenuto a “Timeline” su Sky TG24, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha spiegato “c’è una discussione ancora in corso, però a mio avviso un provvedimento del genere dovrebbe essere fatto a livello nazionale. Faccio fatica a definire un orario, ma dopo le 21 potrebbe essere un buon orario. Le 20 o le 21 potrebbe essere un buon compromesso. Ma è una mia personale idea, lascerei questa valutazione a una discussione più ampia, a un confronto più completo”.
Le altre misure nel prossimo Dpcm
Sulla scuola il premier ha spiegato: “Introduciamo a livello nazionale la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado possano passare anche integralmente alla didattica distanza”. Il governo prevede poi a livello nazionale di adottare “limiti di spostamento da e verso le regioni che presentano elevati livelli di rischio, tranne che per motivi di lavoro, salute e comprovate necessità”.
Come anticipato questa mattina dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, con il nuovo Dpcm saranno chiusi i musei e mostre. Un’ulteriore stretta che colpisce il mondo della cultura che ha visto nello scorso provvedimento, la chiusura di cinema e teatri. “Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano”, ha proseguito il premier. Novità anche sul trasporto pubblico locale. Dopo le polemiche delle scorse settimane, il premier ha confermato che si intende prevedere anche “la riduzione sino al 50 per cento del limite di capienza dei mezzi pubblici locali”, al momento fissata all’80 per cento. Il prossimo Dpcm – ha sottolineato Conte – “individuerà tre aree per altrettanti scenari di rischio” con misure restrittive diversificate. “L’inserimento di una Regione all’interno di una delle tre aree avverrà con ordinanza del ministro della Salute e dipenderà oggettivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione”.