USURA NEL LAZIO, FEDERCONSUMATORI: “COLPITI ANCHE GIOVANI FAMIGLIE E PENSIONATI”
Federconsumatori Lazio, sulla scorta di quanto emerso dall’indagine della Camera di Commercio di Roma non solo concorda sull’accrescimento esponenziale del fenomeno in questi ultimi mesi a causa del perdurare della crisi economica, ma sottolinea come, secondo i dati provenienti dai propri sportelli situati in tutto il Lazio, l’incremento del rischio usura si sta allargando anche a fasce sociali un tempo considerate ‘fuori pericolo’: pensionati, giovani famiglie con entrambi i coniugi lavoranti e ditte individuali avviate da più di cinque anni.
Il fenomeno – dichiara Federconsumatori – secondo i dati provenienti dai nostri sportelli, nasce da una molteplicità di fattori che si sono innescati con la crisi economica. Le cause che portano al sovraindebitamento sono: per il 19% dei casi il maggior accanimento da parte delle società preposte al recupero crediti anche per piccoli ritardi o ammanchi; per il 28% dei casi l’aumento delle tasse chegravano sulle p.iva e sulle ditte individuali; per l’11% dei casi l’aumento dei costi legati ai servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile (asili nido, badanti, scuole private che hanno orari più flessibili); per il 42% dei casi la sempre maggiore difficoltà,sia per le famiglie sia per le ditte individuali, ad accedere a linee di credito al fine di far fronte a spese impreviste e/o investimenti per il futuro della famiglia o dell’azienda individuale.
Federconsumatori Lazio, inoltre, ha riscontrato che nel 2014: circa il 32% dei casi di sovraindebitamento leggero si sono risolti con l’allungamento del periodo di ammortamento; il 14% dei casi di sovraindebitamento dovuto a mutuo si è risolto con la trasformazione dei tassi; il 22% dei casi di sovraindebitamento dovuto a credito al consumo gestito ‘con poca parsimonia’ si è risolto con l’accorpamento di più debiti rateali a breve trasferirti a lungo termine. La progressiva infiltrazione nel tessuto economico laziale da parte dei ‘prestatori’ che reimpiegano capitali di provenienza criminosa a tassi molto elevati, acuisce il disagio sociale e contribuisce ad aumentare la sfiducia nelle istituzioni preposte al controllo del fenomeno dell’usura e negli istituti bancari che, proprio in questo momento, dovrebbero provvedere a ripristinare il clima di fiducia che oggi, anche a causa dei recenti crack finanziari, i consumatori nonhanno più.
Per questi motivi, la Federconsumatori Lazio fa richiesta alle banche affinché siano un centro di supporto e di adeguata consulenza alle problematiche dell’intera clientela per evitare che i piccoli e grandi imprevisti siano precipitati nelle mani degli usurai”.