UNICEF: “SU INTERNET, UN UTENTE SU TRE E’ UN BAMBINO”
Un utente su tre che naviga su internet, al mondo, è un bambino eppure basta navigare per 5 o 10 minuti per capire che ancora è stato fatto “troppo poco” per proteggere i più piccoli dai pericoli del mondo digitale e per aumentare il loro accesso a contenuti sicuri online: a segnarlo è l’Unicef nel suo rapporto annuale “La condizione dell’infanzia nel mondo 2017: Figli dell’era digitale”.
I giovani rappresentano il gruppo di età più connessa, difatti al mondo, il 71% di loro è online, ben di più rispetto al 48% della popolazione totale; quelli africani sono però i meno connessi, con circa 3 giovani su 5 offline, a fronte di solo 1 su 25 in Europa. Ma se la tecnologia digitale può offrire benefici ai bambini più svantaggiati, aumentando il loro accesso alle informazioni, il rapporto rivela che milioni di ragazzi stanno perdendo questa opportunità: circa un terzo dei giovani del mondo – 346 milioni – non sono online, aggravando le disuguaglianze e riducendo la capacità dei bambini di partecipare a un’economia sempre più digital. Circa il 56% di tutti i siti web sono in inglese e molti bambini non possono trovare contenuti che comprendono o che siano culturalmente rilevanti.
Infatti, esiste anche un divario di genere perchè, come dimostrano i numeri a livello globale, nel 2017 gli uomini hanno usato internet il 12% in più rispetto alle donne e, in un paese iper abitato come l’India, meno di un terzo degli utenti di internet sono donne.