UNA COOPERATIVA ROMANA TRA LE PREMIATE PER I MIGLIORI PROGETTI DI AGRICOLTURA SOCIALE
L’impegno verso le persone con gravi disabilità cognitive e in condizioni di disagio dovute al recente terremoto del centro Italia, sono queste le caratteristiche delle aziende agricole vincitrici del Premio ”Coltiviamo agricoltura sociale 2017” indetto da Confagricoltura e dalla onlus Senior- l’Eta della saggezza” in collaborazione con la Rete delle fattorie sociali, Intesa Sanpaolo e l’ Università di Roma Tor Vergata.
Le tre fattorie sociali, premiate ieri con una somma di 40.000 euro ciascuna, sono la cooperativa sociale Garibaldi di Roma, l’azienda agricola Vivaio Villanova di Foggia e l’azienda agricola sociale Capone di Macerata. In particolare, la cooperativa Garibaldi opera per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi autistici con il progetto ”Ti p’orto l’orto con l’Ape che gira” e grazie al premio potrà allestire un banco ambulante consentendo ai ragazzi di stare sul mercato mentre il Vivaio Villanova, con il progetto ”Essenzialmente Vivaio”, consentirà a chi soffre di un disagio sociale di seguire un percorso di inclusione sociale e lavorativa con terapie complementari con equipe di pedagogisti, psicologi e agricoltori anziani. Infine l’azienda Capone con il progetto Ubuntu (in lingua bantu benevolenza) reinserisce attraverso attività agricole persone con disabilità cognitive e individui provati da eventi sismici.
A premiare le aziende sono stati il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione a Palazzo della Valle, sede della Confagricoltura.
I vincitori sono stati scelti da una giuria di esperti tra i 30 progetti più votati sul web (31.754 votanti per gli 89 progetti presentati più gli 11 progetti nella sezione dedicata alle aree terremotate) e sono state prima scelte e poi premiate per i contenuti innovativi, lo spirito di iniziativa volto alla sperimentazione di nuovi servizi socio educativi che favoriscono l’inclusione sociale di persone disagiate e migliorano i modelli di welfare, per il coinvolgimento delle comunità locali con particolare attenzione ai giovani e la potenziale ricaduta sulla società in termini di rafforzamento delle reti di cittadinanza attiva.
‘Ti p’orto l’orto con l’ape che gira’ della cooperativa sociale Giuseppe Garibaldi di Roma, grazie al premio, potrà allestire un banco ambulante per far conoscere l’autismo e aumentare la consapevolezza dei cittadini verso questa disabilità: Ape è l’acronimo di autistic public economy. La vincita consentirà a questi ragazzi con gravi disabilità di stare sul mercato, poiché il commercio è una delle cose più semplici e utili alla comunicazione, e aiuterà a superare uno dei deficit principali dell’autismo.
Il progetto ‘Essenzialmente vivaio’, dell’azienda agricola Vivaio Villanova di Foggia consentirà a chi soffre un disagio sociale o ha qualche disabilità di seguire un percorso di inclusione sociale e lavorativa, con il supporto di terapie complementari come l’orto di aiuto, in collaborazione con équipe multidisciplinari strutturate formate da pedagogisti, educatori, psicologi-psicoterapeuti e agricoltori anziani del territorio.
Nella sezione ‘Coltiviamo agricoltura sociale… per ricostruire’, la vincitrice è l’azienda agricola sociale Capone per l’iniziativa ‘Ubuntu’ rivolta a chi si confronta tutti i giorni con disagi legati a disabilità cognitive e a chi vive situazioni di disagio riconducibili al recente terremoto. ‘Ubuntu’ esprime nella lingua bantu il concetto di benevolenza verso il prossimo e l’iniziativa dell’azienda agricola reinserirà, attraverso attività agricole, persone con disabilità cognitive e individui provati dagli eventi sismici.