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UN PROGETTO DELLA REGIONE LAZIO PER FERMARE LE MOLESTIE SULLE ATLETE

Fermare le molestie e gli abusi sulle atlete e le donne del mondo dello sport. È questo lo scopo del progetto “Donne, violenza e sport Save Lazio”, presentato stamani nella sede della Regione insieme alla campagna di comunicazione “La violenza non ha scampo”.

“È un argomento di cui si tende a non parlare, anzi negli anni c’è stato un silenzio assordante”, ha detto Antonella Bellutti, campionessa olimpica e responsabile Formazione e progetti innovativi di Assist (Associazione nazionale atlete), che ha realizzato il progetto.

“Ha scosso il mondo la condanna a 175 anni di prigione del medico della squadra statunitense di ginnastica artistica. Il mondo intero si è chiesto come sia stato possibile. Rispondere- ha proseguito l’atleta- significa descrivere delle caratteristiche intrinseche al mondo sportivo. Intanto, è difficile che le famiglie non deleghino con fiducia l’educazione dei propri figli al mondo dello sport, confidando nell’universo valoriale. Poi c’è la fiducia data agli allenatori dai giovani atleti e lo squilibrio di potere. C’è poi il problema dell’autonomia dell’ordinamento sportivo, che rende difficile denunciare. Ma qualcosa si sta muovendo e ci fa ben sperare per il futuro, questo progetto lo dimostra”.

A collaborare con il progetto anche Differenza Donna Ong: “I progetti di eccellenza si vedono da subito e in questa presentazioni ci sono tutti gli elementi che dimostrano che le cose sono state fatte e sul serio”, ha detto la presidente Elisa Ercoli. “So benissimo quanto potere gli allenatori e le allenatrice hanno sulla vita dei nostri figli. Lo sport può e deve essere uno strumento meraviglioso di affermazione di capacità personali e di lavoro di gruppo, insegna a vincere e a perdere”, ha proseguito Ercoli.

E di eccellenza ha parlato anche Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione Lavoro della Regione Lazio: “Questo progetto è un’eccellenza del panorama italiano e ha il pregio di declinare la lotta alla violenza nel quotidiano”, ha commentato. “Il Lazio- ha aggiunto- ha portato avanti battaglie e ottenuto vittorie, come la legge sulla parità salariale, la prima in Italia. Ora stiamo portando avanti una proposta di legge sulle pari opportunità nello sport approvata in Commissione e ora in Commissione Bilancio. Così, anche chi verrà dopo di noi dovrà affrontare questi temi. Prevediamo l’assunzione della Carta dei diritti delle donne nello sport e di contributi a favore delle scuole e delle organizzazioni sportive per misure volte al pieno esercizio dei diritti delle donne nello sport”.

Anche per Valeria Valente, senatrice e presidente della Commissione d’inchiesta sul Femminicidio, “questo progetto coglie il cuore del problema. Siamo dalla parte giusta della storia e possiamo davvero fare la differenza”.
“È una giornata fondamentale per la Regione Lazio, che è dalla parte delle donne con fatti concreti. In questi nove anni abbiamo portato dei cambiamenti positivi, con leggi ancorate alla Convenzione di Istanbul e il progetto Save Lazio è un ulteriore passo in avanti in questa direzione”, ha concluso l’assessora alle Pari opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati.

Alla conferenza hanno preso parte anche Roberto Tavani, delegato della Regione Lazio allo Sport, l’illustratrice Stefania Spanò, la vice campionessa europea e atleta della nazionale di sitting volley Eva Ceccatelli, la pallavolista Lara Lugli e Luisa Rizzitelli, presidente di Assist.

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