Religioni

UN PODCAST DEDICATO A BENEDETTO XVI A 10 ANNI DALLA RINUNCIA

“Padre, nelle tue mani consegniamo il suo spirito”. Con queste parole, il 5 gennaio scorso, papa Francesco ha affidato al Signore l’anima del suo predecessore Benedetto XVI, morto il 31 dicembre nell’ex monastero Mater ecclesiae in Vaticano, dove da 10 anni viveva come Papa emerito, a seguito della sua rinuncia dell’11 febbraio 2013. Una scelta annunciata al mondo in latino, nella Sala del Concistoro, davanti al Collegio cardinalizio, nella consapevolezza della sua “gravità” e “con piena libertà”, motivandola con la costatazione che le sue forze “per l’età avanzata” – ingravescentem aetate – non erano “più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”.

A 10 anni da quell’evento inatteso, che non si verificava da sei secoli nella storia della Chiesa, e a poco più di un mese e mezzo dalla scomparsa del Papa emerito, la redazione di Radio Vaticana – Vatican News ha scelto di raccontarlo attraverso un podcast intitolato “Il Pastore Benedetto”. Tre episodi che, attraverso audio di archivio e interviste inedite, ripercorrono gli ultimi giorni di Joseph Ratzinger, la sua morte e le esequie celebrate dal Papa, i 10 anni trascorsi da Papa emerito “nascosto al mondo”, “nel recinto di Pietro”, e poi i giorni della rinuncia: dalla Declaratio dell’11 febbraio al volo in elicottero verso Castelgandolfo, del 28 febbraio, ultimo giorno del Pontificato.

Nei tre podcast, testimonianze e commenti dei cardinali Marcello Semeraro e Gianfranco Ravasi, dell’arcivescovo George Gaenswein, padre Federico Lombardi, Andrea Tornielli, Andrea Monda, Elio Guerriero e don Roberto Regoli. Ma anche audio di repertorio con le voci di papa Francesco e papa Benedetto e i commenti dei vaticanisti Valentina Alazraki, John Allen e Giovanna Chirri, raccolti allora nella Sala Stampa vaticana, e le riflessioni dell’arcivescovo Rino Fisichella, tra i principali collaboratori di Benedetto XVI.

Rivivere “il fulmine a ciel sereno” della rinuncia, come la definì il cardinale Angelo Sodano, riascoltare le parole chiare, profonde e commoventi, con cui Papa Benedetto la motivò, durate le sue ultime emozionanti udienze, è un’occasione anche per sgombrare il campo, una volta di più, dalle fantasiose congetture sulle sue cause e sulla sua presunta invalidità.
“Ricostruzioni astruse”, le definisce Vatican News, che rappresentano “un insulto all’intelligenza di questo fine teologo”, come spiega nel podcast Andrea Tornielli e “un affronto contro di lui”, come aggiunge l’arcivescovo Gaenswein.

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