TRE PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI BOSCHI URBANI NELLA CAPITALE
Con tre progetti per la realizzazione di boschi urbani nelle zone di Serpentara (Municipio III), Pietralata (Municipio IV) e Torre Spaccata (Municipio VI), Roma Capitale partecipa al bando di gara indetto dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per la forestazione delle Città Metropolitane. La giunta capitolina – spiega il Campidoglio in una nota – ha approvato la progettazione definitiva con cui l’amministrazione concorre al progetto nazionale di forestazione sperimentale promosso dal decreto Clima.
Con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria e la salute dei cittadini gli interventi prevedono la messa a dimora di più di 5.300 alberi con un investimento richiesto di circa 1,4 milioni di euro in totale, per la realizzazione e la successiva manutenzione delle tre foreste urbane. L’operazione avviata su impulso dell’assessorato alle Politiche del verde e dell’assessorato all’Urbanistica è stata realizzata da un team di esperti. Alla progettazione dei tre interventi hanno partecipato, coordinati dalla vicedirezione generale, servizi al territorio di Roma Capitale, consulenti dell’università della Tuscia, dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali, professionisti di Risorse per Roma spa, tecnici del dipartimenti tutela ambientale e del dipartimento programmazione e attuazione urbanistica. Significativo l’apporto fornito dall’istituto Ispra che, nell’ambito della collaborazione in corso con Roma Capitale, ha calcolato i benefici ambientali in termini di cattura e stoccaggio della Co2 a 10 e 30 anni. L’operazione ha lo scopo di incrementare la densità arborea nelle zone ad alta concentrazione abitativa come a Serpentara dove è prevista la realizzazione di una foresta urbana di 1310 alberi, rendere fruibili aree verdi attualmente poco accessibili come a Pietralata dove il progetto prevede un bosco di 1369 alberi e proteggere le abitazioni di Torre Spaccata dall’inquinamento anche acustico causato dalla vicinanza con il Gra creando un filtro verde di 2700 alberi.
Al fine di conseguire il miglioramento della qualità dell’aria, la tutela della biodiversità, l’incremento del benessere dei cittadini e della vivibilità dei luoghi, sono state scelte specie botaniche tra le più efficienti in termini di assorbimento e stoccaggio dell’anidride carbonica, rimozione degli inquinanti e adattamento al cambiamento climatico tra cui aceri, carpini, frassini, lauri, ligustri, pini, olmi e querce.
“Grazie alle alte professionalità coinvolte partecipiamo al bando con tre progetti di elevato spessore – commenta la sindaca Virginia Raggi -. Un’operazione con cui intendiamo restituire a Roma aria più pulita grazie alla creazione di tre boschi urbani, polmoni verdi che costituiranno un filtro naturale per abbattere l’inquinamento atmosferico e contrastare i cambiamenti climatici. Un contributo fondamentale per migliorare la salute e il benessere dei cittadini”.
L’assessora alle Politiche del verde Laura Fiorini aggiunge: “Abbiamo lavorato per offrire una importante opportunità di rinnovamento green alla nostra città. Con i progetti in campo vogliamo creare delle foreste urbane dall’andamento quanto più simile ai boschi naturali. Per farlo sono state scelte delle varietà di piante che sviluppano dimensioni diverse, selezionate in base alla maggiore capacità di catturare anidride carbonica e purificare l’aria che respiriamo. Un’operazione di rigenerazione per tutelare la biodiversità e la vivibilità dei luoghi”.
“È un bando – conclude l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori – molto importante per la città di Roma perché oggi più che mai è nelle città che devono cambiare gli atteggiamenti su temi fondamentali a partire dalla riforestazione urbana e la rinaturalizzazione del suolo. Un approccio culturale nella direzione degli indirizzi indicati dal green deal e dal next generation Eu che vede le città in prima linea sulla lotta ai cambiamenti climatici e a cui Roma sta già lavorando anche attraverso il Programma Anello verde che punta a riconnettere aree verdi attraverso l’ascolto della cittadinanza e una riprogettazione degli spazi con l’obiettivo di disegnare una nuova mappa della città attraverso il suo uso pubblico”.
Nel dettaglio: per il progetto Serpentara (Municipio III) l’investimento richiesto è di 438.501 euro, prevede un bosco urbano di 1310 alberi su 6,8 ettari di verde, la stima di anidride carbonica assorbita è di 151 tonnellate in 10 anni, 453 tonnellate in 30 anni; per il progetto Pietralata (Municipio IV) l’investimento richiesto è di 451.938 euro, prevede un bosco urbano di 1369 alberi su 5,2 ettari di verde, la stima di anidride carbonica assorbita è di 141 tonnellate in 10 anni, 424 tonnellate in 30 anni; per il progetto Torre Spaccata (Municipio VI) l’investimento richiesto è di 499.774 euro, prevede un bosco urbano di 2700 alberi su 10,7 ettari di verde, la stima di anidride carbonica assorbita è di 283 tonnellate circa in 10 anni, 848 tonnellate in 30 anni.