Religioni

TORNIELLI, “LA CHIESA HA UN ANIMO PROFONDAMENTE MISSIONARIO”

Ancora una volta “Francesco ci ricorda che la Chiesa tutta – servizio diplomatico compreso – o e’ missionaria o non e’”. Andrea Tornielli, direttore editoriale del dicastero vaticano per la Comunicazione commenta la decisione di Papa Francesco, annunciata nel discorso conclusivo del Sinodo per l’Amazzonia, di inserire un anno di missione nel curriculum formativo del personale diplomatico della Santa Sede.
“Non c’e’ dubbio che la decisione, ora formalizzata dal Successore di Pietro, rappresenti – sottolinea Tornielli – un cambiamento davvero significativo nel corso di studi per chi prestera’ servizio nelle nunziature e sara’ destinato, in molti casi, ad arrivare ancora in eta’ relativamente giovane all’episcopato. Un tassello fondamentale del curriculum diventa ora questo anno dedicato al servizio missionario sul campo, fuori dal giardino di casa,
sporcandosi le mani nella pastorale, nelle Chiese di frontiera”.

Un anno, continua Tornielli, “di cambiamento, di fatica, di esperienze nuove, che permettera’ una migliore e piu’ profonda comprensione della realta’ della Chiesa, dei suoi problemi e difficolta’, ma anche delle sue speranze e della confortante bellezza della sua quotidianita’. Un anno che permettera’ agli stessi allievi dell’Accademia, ai loro superiori e ai vescovi delle diocesi d’origine, di discernere meglio le singole vocazioni. Un anno che potrebbe anche dissuadere qualcuno dall’intraprendere questo
servizio”, rileva il direttore editoriale dei media vaticani. “Di certo – aggiunge – si trattera’ di un’esperienza destinata a cambiare sguardo e prospettiva per coloro che un giorno saranno chiamati a rappresentare il Papa nei vari Paesi, sottolineando cosi’ l’importanza per le Chiese locali di aiutare il Papa inviando al suo servizio sacerdoti buoni e capaci”.

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