TORNA IN AULA GIULIO CESARE LA PROPOSTA SULL’ECOPASS
È arrivata questo pomeriggio in Aula Giulio Cesare la proposta di delibera che contiene le linee guida in materia di pedaggio veicolare, la cosiddetta Congestion Charge. A illustrare il provvedimento è stato il primo firmatario e presidente della commissione capitolina Mobilità, Enrico Stefàno (M5s): “Ci troviamo oggi a discutere di una delibera molto importante, un futuro provvedimento che potrebbe cambiare il volto della nostra città ed è stato oggetto di un ampio dibattito anche sui media”. “Futuro provvedimento” perché, ha spiegato Stefàno, “con la delibera di oggi non viene introdotta la congestion charge a Roma, ma si avvia un percorso di studio, approfondimento e condivisione con tutti gli steakeholder della città, che potrebbe portare da qui a due anni all’introduzione di questa importante e significativa misura. Con questo atto noi diamo mandato al dipartimento Mobilità e a Roma servizi per mobilità di fare appunto questo studio”.
A che serve dunque una delibera d’indirizzo? “Serve perché il tema è talmente complesso e vasto che richiederà anche solo per farlo studiare un numero di risorse di personale importante. È bene dunque che ci sia un’indicazione chiara da parte della politica”, ha spiegato il consigliere del M5s.
Nella delibera, però, non ci sarà alcuna indicazione sulle tempistiche per l’introduzione della misura: “Non c’è una data categorica per l’avvio della congestion charge all’interno di questa delibera – ha detto Stefàno – ma avviamo un percorso che, data la complessità della misura che si vuole introdurre, comunque durerà non meno di un anno, un anno e mezzo perché sarà necessario fare rilevamenti sul traffico, sondaggi sugli spostamenti, matrici di origine e destinazione e un censimento dei mezzi di trasporto. L’obiettivo è fare questo lavoro propedeutico così qualora si volesse introdurre questa misura chiaramente siamo tutti pronti”. Stefàno poi ha difeso il provvedimento dalle principali critiche che sono state rivolte in questi mesi all’ipotesi d’introduzione della congestion charge: “Le congestion charge sono diffuse in tante capitali del mondo da Londra a Singapore. Non è una misura restrittiva che favorisce i ricchi e penalizza i poveri, ma esattamente il contrario. La critica più diffusa è ‘prima mettete a posto i mezzi pubblici e poi, se volete, fate la congestion charge’, invece, per quel che riguarda gli autobus decongestionare il traffico significa migliorare il servizio”. “È un provvedimento volto a incentivare comportamenti virtuosi e non a fare cassa”, ha concluso il presidente della commissione Mobilità.