SULLA PENA DI MORTE SANT’EGIDIO INVITA A NON AVERE PAURA E AD ABOLIRLA
Di fronte al terrorismo e agli allarmi spesso eccessivi che questo ingenera, incluse evocazioni della pena di morte, la Comunità di Sant’Egidio fa appello ai politici: “inseguire gli umori popolari, che a sua volta vengono alimentati da informazioni e messaggi senza più gerarchie chiare e verificabili, trasforma chi ha la responsabilità della leadership in un gregario”, ha detto Mario Marazziti a un convegno sulla pena capitale svolto oggi a Roma.
“Aiutano le leggi, le Costituzioni. Che non si cambiano a colpi di maggioranze o di sondaggi – ha aggiunto -. E le leggi, il rifiuto europeo della pena di morte, la dichiarazione radicale e autorevole di Papa Francesco, nel perfezionamento del testo del Catechismo della Chiesa Cattolica che dichiara la pena capitale “inammissibile”, rendendo consistente e senza eccezioni
la difesa integrale della vita e la necessità che ogni pena contenga sempre la possibilità di cambiamento, sono due grandi aiuti. Proprio per i tempi difficili. “Io penso che qui sta una grande sfida per l’Occidente. Non cadere nella trappola della paura. Che è quello che vorrebbero i terroristi veri, come quelli di Daesh, il Califfato, per condizionare e trasformare le democrazie occidentali, mentre cerca di prendere l’egemonia nel mondo sunnita usando l’Occidente come megafono. Per questo – ha concluso – è oggi più che mai il tempo di un rifiuto radicale della morte e di una cultura di morte”.