SPRECO ALIMENTARE, ACLI: IN UN ANNO RECUPARTI 48 MILA KG DI PANE INVENDUTO
“In un anno sono stati raccolti, grazie al progetto ‘il pane A Chi Serve 2.0’, quasi 48mila kg di pane per un valore economico di 135mila euro circa, raggiungendo oltre 2.100 indigenti ogni giorno e accompagnando oltre 413mila pasti con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente”. Sono i dati, riferisce una nota, che le Acli di Roma hanno presentato in vista della quarta giornata nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare, presentata oggi presso la Fondazione Enpam nella cornice di piazza della Salute. L’iniziativa ha il sostegno del Municipio Roma I Centro e delle Acli di Roma e provincia.
“Con l’avvicinarsi della quarta giornata nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare, nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 febbraio 2017 – aggiunge – sotto i portici dell’Enpam, in Piazza Vittorio Emanuele II, 78, e presso alcuni supermercati del I municipio, i volontari del Servizio Civile delle ACLI di Roma raccoglieranno alimenti, anche prossimi alla scadenza, da destinare alla mensa per i poveri della Caritas di Roma, della Comunità di Sant’Egidio e della Croce Rossa di Roma. In particolare la presidente delle ACLI di Roma Lidia Borzì è intervenuta nel pomeriggio al seminario di approfondimento sulle opportunità offerte dalla legge contro gli sprechi alimentari per il recupero e la donazione del cibo. Sono intervenuti, fra gli altri: Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maria Chiara Gadda, deputata e prima firmataria e promotrice della legge 19 agosto 2016 n. 166 “Disposizione concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”, Giampiero Malagnino, vicepresidente vicario Fondazione Enpam, Mons. Enrico Feroci, direttore Caritas Roma, Emiliano Monteverde, assessore alle politiche sociale del Municipio Roma I Centro e Andrea Segrè, Fondatore Last Minute Market e presidente del Comitato tecnico scientifico per la prevenzione sprechi e rifiuti del Ministero dell’Ambiente. In questa occasione le Acli di Roma hanno presentato anche il catalogo della mostra “Facce Da Pane”, un percorso narrativo tra immagini e parole attraverso i volti, i luoghi e i gesti del progetto ‘il pane A Chi Serve 2.0’. Il progetto ‘il pane A Chi Serve 2.0’, che si occupa di recuperare il pane invenduto ma ancora buono nei forni della Capitale ridistribuendolo poi agli enti di carità romani, è giunto alla seconda edizione implementando nuovi strumenti e processi, ma basandosi sempre sulla passione e sulla fondamentale presenza dei volontari che hanno percorso oltre 9.000 km nella città a bordo dei mezzi adibiti alla distribuzione dei generi alimentari. Il punto di forza dell’iniziativa è dato dalla rete in continua espansione e che oggi conta 42 forni, 44 organizzazioni e 5 Municipi (I, III, IV, VIII, XII). In particolare, nell’ultimo mese il progetto ‘il pane A Chi Serve 2.0’ ha permesso di fornire i pasti, anche caldi, per i senzatetto ospiti presso il presidio di accoglienza temporanea della Croce Rossa in via Ramazzini e per quelli dell’immobile del Comune in via della Penitenza, a Trastevere, aperto grazie alla collaborazione del Primo Municipio, della Croce Rossa di Roma e delle Acli di Roma”.
“Le Acli di Roma – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – si stanno impegnando ormai da anni nella lotta contro gli sprechi alimentari. Abbiamo raggiunto risultati importanti grazie alla rete che abbiamo creato con gli enti di carità della Capitale, con i forni e con le istituzioni, però sappiamo che possiamo fare ancora di più, e questa nuova legge ci agevola molto in questo delicato compito. Proprio per questo stiamo implementando il progetto con il recupero e la distribuzione dei cibi in scadenza sono, infatti, oltre 20.000 i generi, tra gelati, bevande analcoliche e prodotti dolciari da forno, che abbiamo consegnato nel 2016 agli enti di carità con cui collaboriamo. Un progetto vero e proprio moltiplicatore di solidarietà”.